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Contro Lucio Dalla l’Annunziata e Aldo Busi. Il loro un perfetto inutile parlare

Creato il 05 marzo 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe aka King Lear

Lucio Dalla e Wojtyla

Lucio Dalla e Wojtyla

Lucia Annunziata, nel corso del programma In Mezz’ora, sputacchia: “I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici di essere gay. E’ il simbolo di quello che siamo, c’è il permissivismo purché ci si volti dall’altra parte”.

Ma Monsignor Giovanni Silvagni, vicario dell’arcidiocesi di Bologna, doverosamente precisa: “Il funerale di Lucio Dalla è stato fatto con i criteri con cui lo si sarebbe fatto con il funerale di qualsiasi altro cristiano. Cioè coinvolgendo le persone a lui più vicine, con attenzione alle loro esigenze, e dando alla liturgia un tono di affetto e familiarità. Non è stata la celebrazione di un funerale omosessuale, ma il funerale di un uomo. Le polemiche sono uno spostare il tema su un aspetto secondario, una strumentalizzazione tardiva che si commenta da sola. Chi vuole cavalcare l’onda si assume le sue responsabilità. Credo che sia una mancanza di rispetto verso chi prova dolore”.

 

Ed il sindaco Virginio Merola: “I bolognesi erano lì in piazza per Lucio, conoscono tutto di lui e della sua vita, ma non ne hanno fatto un motivo di polemica. C’è stata una grande vicinanza agli amici e al compagno come è stata molto rispettata anche la sua scelta religiosa. Mi permetto solo di dire che io rispetto le persone e la loro privacy”.

Parrebbe che Franco Grillini, ex presidente di Arcigay, ahinoi, ci tenga davvero tanto a cavalcare l’onda e difatti si dà subitissimo ai microfoni del Tgcom: “Uno ha diritto di dirlo e di non dirlo, se è gay. Lucio dalla era gay e lo sapevano tutti, tutta Bologna e la chiesa cattolica. Era il segreto meno segreto che ci possa essere. Abbiamo rimproverato un atteggiamento dei giornali: se muore un poveraccio omosessuale, si dice tutto di lui, se muore un omosessuale famoso, nel momento in cui si fa un funerale non si può dire nulla”.

Bene, anche l’Annunziata (l’annunziata di chi? di quale dio?) di turno ha avuto la sua mezz’ora di celebrità, ma ora noi tutti preghiamo a mani giunte affinché si faccia da parte, una volta per sempre.

Aldo Busi sull'Isola dei Famosi

Aldo Busi sull'Isola dei Famosi

Aldo Busi, ancora reduce dalla fallica visione delle scarpette della Simona Ventura, spara e spara a salve, cosa che gli capita sempre più spesso ultimamente: “Un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotte della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l’omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata. Ho sempre pensato che Lucio Dalla fosse un checchesco buontempone, un chierichetto furbastro – le sue interviste sono un vero florilegio di banalità in ossequio alla morale comune e all’autorità costituita, alla maniera di Celentano, che a me non piace nemmeno quando canta – e non basta la morte per cancellare la magagna del gay represso cattolico (represso alla luce del sole, il che non ne inibisce certamente il godimento tra le tenebre della vita privata, anzi, le implementa, come ben si sa) che si permette tutte le scorciatoie di comodo (l’arte, il fine superiore e balle varie) pur di non prendere la strada maestra più sensata della basilare affermazione di sé, anche se più accidentata. I ben documentati rapporti di Dalla con Craxi e l’Opus Dei, nonché con l’angelo custode che dichiarò di avere visto al suo fianco – continua Aldo Busi – me lo rendono poi addirittura indigesto, per amore della pila sapeva individuare bene dove andare a fare il baciapile, non erano certo le protezioni in alto loco a mancargli, era trasgressivo dove esserlo è di moda e alla portata di qualunque reazionario di mondo, anche se gli sono debitore di molte risate allorché fece un programma televisivo con Sabrina Ferilli in cui si sforzava di dare a vedere che la desiderava – invano, per sua fortuna, e non certo perché fosse di una struggente laidezza fisica.”

Contro Lucio Dalla l’Annunziata e Aldo Busi. Il loro un perfetto inutile parlare
Aldo Busi farebbe bene a tornare sull’Isola dei Famosi… peccato però che abbia perso da tempo la barchetta e pure i remi; oramai la Ventura non se lo fila più, solo infradito e scarpette da tennis accollatissime per rispondere ad eventuali barbose battutine di aldino. E però ad aldino una bella giterella nei mari del sud, su un’isola deserta, farebbe un sacco sacchissimo bene, sarebbe una sorta di ‘volontario suicidio dovuto’, per dirla alla sua maniera: perché far finta di parlare fuori dai denti quando si ha solo da vomitare verità che tutti sanno e di cui non interessa proprio a nessuno? In ogni caso, armato d’una bella paperella di gomma e di un ben robusto salvagente, aldino potrebbe sempre farsi una bella nuotata fino a raggiungere una remota isola greca o cubana. E se il fisico non dovesse permettergli di fasi ‘sta giterella – che sarebbe un toccasana davvero per il suo spirito e il suo corpo -, deh, può sempre buttarsi sul suo bel divano e leggersi tutto d’un fiato Dan Brown: Il codice da Vinci e Angeli e Demoni fanno miracoli per la sciatica e il torcicollo, e per la stitichezza senile anche, a patto che si sappia tenere il becco chiuso e che non si fiati mai e poi mai neanche quando si è costretti a interrompere la lettura per andare di corsa alla toilette.

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COMMENTI (1)

Da raf
Inviato il 05 marzo a 22:38
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possibile che non si riesca a vivere nessuna cosa per cio che e, e che ci debba essere sempre qualche giornalaia che ci debba dire che c'e qualche cosa di sbagliato in cio che non combacia con il loro essere detentrici di verita assolute .lucio dalla ha vissuto la sua omosessualita molto privatamente e non si capisce per quale motivo stravolgendo cio che era e stato il suo comportamento di una vita la chiesa avrebbe dovuto parlare della sua omosessualita o dell'omosessualita in generale.penso che i comportamenti sessuali siano un fatto privato e ognuno si comporta come meglio crede non e certamente per far piacere a chi divulga le proprie inclinazione sessuali che chi non ne ha voglia debba violentarsi per far piacere al prossimo.la sterilita delle prime donne del giornalismo italiano fatto di mediocrita e di leccaculismo si esprime al meglio con l'annunziata nel far la guerra alla chiesa in una fase nella quale sono evidenti le molte debolezze altrimenti queta gran paraculo se ne sarebbe guardata bene dall'attaccarla anche perche ripeto la scelta del compagno di lucio per la lettura ed evidenziata dal prete mi e parsa davvero grande.ci sono molti modi per dire delle verita e io credo che la chiesa discretamente perche non c'e bisogno di urlare abbia detto molto e con amore sull'omosessualita .