Magazine Diario personale
Non è perciò un caso che la collana inaugurata da Contro versa si chiami Genealogie: una parola bellissima, potentissima. Una parola che, quando Doriana Righini - ideatrice e curatrice del libro - mi ha comunicato, mi ha subito acceso mille lampadine. Quanto a me, sono contenta di essere entrata a far parte di questo progetto narrativo-politico pur essendo nata nell'87. Del resto, devo il mio incontro con il femminismo proprio a donne (reali, ideali) più adulte di me*. Ma oltre al peccato diremo anche le peccatrici. Oltre a Doriana, ci sono Gisella Modica (che ha scritto la prefazione), Giovanna Vingelli, Lucia Cardone e Ivana Pintadu di collettiva_femminista Sassari, Loredana De Vitis, Angela Ammirati, Monia Andreani, Alessandra Pigliaru, Federica Timeto. Genealogia è discorso sulle origini, è discorso sui legami. Il discorso ha una valenza e un potenziale politico. Si tratta di legare simbolicamente quel che è disperso, raccogliere quel che storicamente è stato e situarne il significato nel presente, ri-tessere trame invisibili di un possibile a partire da un composito vissuto. Il personale è politico, si diceva negli anni '60. Ora, non si tratta di prendere di peso categorie del passato per adattarle a forza al presente. Si tratta di esplorare zone di conflitto che non si esauriscono mai soltanto nel privato. Le relazioni, alla fine, sono il collante fra personale e politico, e nella soggettività, nel particolare si addensano delle trame che lo superano, tutte da indagare. Al proposito, voglio citare una poesia di Adrienne Rich, che evoca questo nesso:
In quegli anni – diranno - perdemmo traccia del significato di noi, voi ci ritrovammo ridotti all’io e tutta la questione divenne stupida, ironica, terribile: stavamo cercando di vivere una vita personale e sì quella era l’unica vita che potevamo sopportare testimoniare Ma i grandi uccelli neri della storia strillando si tuffarono in picchiata nel nostro clima personale Erano diretti altrove ma con ali e becchi spazzarono la costa, attraverso i lembi di nebbia dove stavamo intenti a dire io Ora, mi piacerebbe scrivere qualcosa su ogni singolo contributo del libro - ognuno ha, infatti, qualcosa di prezioso - ma adesso voglio soffermarmi un attimo solo sul primo. Contro Versa inizia con la narrazione di Doriana Righini, che racconta la storia di Lea Garofalo attraverso i ricordi della sorella Marisa. Con estrema delicatezza e discrezione, Doriana entra in punta di piedi nella vita di Lea, che scorre per immagini intervallate dapiccole citazioni fulminanti, come finestre che si aprono sulla narrazione a illustrare altre immagini ancora, a suggerire timidamente chiavi di lettura possibili. Nella storia di quelle due donne straordinarie che sono Lea e Denise, prende forma non solo l'irruzione di un ordine altro rispetto a quello mafioso-patriarcale; ma anche quella sorta di idea preverbale, tutta da ritrovare, del legame inesauribile con la madre.
«Rivisitare instancabilmente la figura del rapporto con la madre, le genealogie femminili. Instancabilmente perché niente resta uguale», scrive Luisa Muraro. E non a caso quell'"inizio cercato" di cui parla Muraro nell'Ordine simbolico della madre, è in qualche modo una fra le piccole istanze o suggestioni delle dieci narrazioni di Contro Versa. [Non si tratta di "aderire" alle impostazioni del femminismo della differenza: si tratta di esplorare un aspetto cruciale, di partire da una chiave di lettura fra le tante possibili].Gisella Modica, della Società Italiana delle Letterate, scrive - cito a memoria - nel Meridione c'è un nuovo ordine, diverso da quello maschile patriarcale, che rompe con la cultura mafiosa, fatto di donne che tessono altre trame e nuovi possibili. Questo ordine altro va cercato, valorizzato. E' allora necessario esplorare ancora il fatto che la 'ndrangheta sia intrinsecamente patriarcale, e osare il controdiscorso. Che nell'atto stesso di essere contro, è anche verso altre possibilità. Inserire dunque la storia di Lea Garofalo ad apertura di un libro che racconta, da angolazioni diverse, esperienze di femminismo, secondo me è per molti motivi un'operazione radicale, vera, profonda. Assolutamente da riprendere e continuare. Perché Contro versa? Perché tematizzare l'esperienza viva, sempre in costruzione, del femminismo, è atto emotivo, simbolico e politico anacronistico, cioè attuale. Perché è importante trasformare dei processi vivi in discorso; perché il discorso torna sempre, come un boomerang, o meglio come un seme, che è istanza di continuazione. Perché bisogna ricollocare il femminismo nella sua dimensione attuale, perché bisogna valorizzarne la plurivocità, e il prezioso, energico, fecondo collante fra il privato e il pubblico che esso rappresenta. Perché ancora oggi il femminismo (sempre inteso come: i femminismi) viene banalizzato e frainteso, quindi neutralizzato.
Al proposito, mi capita spesso (praticamente sempre) di avvertire insofferenza o diffidenza nel sentire la parola femminismo; forse, quel che mi dispiace di più, è che tali sentimenti siano espressi spesso proprio da coloro che si dicono "dalla parte delle donne". Recentemente mi è stato detto "ci vogliono più donne nella politica, ci vogliono le pari opportunità; certo, non sono femminista eh". Ho risposto: no no, io sono femminista e rivendico anche l'importanza di dirlo. Essere femministe oggi è atto di riconoscenza, è atto di responsabilità. Significa infatti riconoscere il legame storico, politico e simbolico con chi ha lottato prima di - e in qualche modo per - noi, significa raccogliere un'eredità fondamentale, conoscerla, problematizzarla e continuarla: non necessariamente in modo conciliativo, non di certo in modo piatto. E' anche in quest'ottica che va apprezzato il contributo che il libro vuole dare; oltre al fatto che abbia radici in Calabria, terra che ha estremo bisogno di lotte e controdiscorsi.
Il nesso Sud/femminismo è per me fondamentale, e in questo esperimento ho potuto approfondirlo: le domande sono ancora tante. Ho sincero e profondo desiderio di esplorarlo ancora. Nel legarlo al femminismo, il Sud "non è un contenuto ma un taglio, un «punto di avvistamento» soggettivo sul reale", scrive Modica, che continua con un riferimento alle "scrittrici postcoloniali che, nell’evidenziare i limiti di un femminismo eurocentrico, hanno riposizionato lo sguardo sul punto d’origine - luogo di dominio coloniale/patriarcale e di interruzione della memoria – riportando al centro ciò che stava ai margini, trasformandolo da luogo di esclusione a luogo di resistenza, e posizionandosi nel punto mediano fra i due spazi" (Cfr. link sotto).
Questo "esperimento politico di scrittura", come scrive Alessandra Pigliaru, mi ha permesso di fare narrativamente i conti con le mie rimozioni (il mio essere "nata femmina", in Calabria), mai veramente solo "mie", e la mia esprienza interiore e relazionale di femminismo; ma anche di legare le mie istanze a quelle di altre donne che hanno vissuto percorsi diversi dal mio, ma dal fondo ideale comune. Da questo scambio ne sono uscita, ancora una volta, più consapevole, più densa, più curiosa.
Sono felice di aver contribuito a ispirare la già citata ricerca di Gisella Modica nel convegno I Sud, Le Mafie: le donne si raccontano tenutosi recentemente alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, e anche il percorso di Doriana proposto nello stesso convegno - nonostante le esperienze diverse, c'è infatti un filo che ci accomuna, che non a caso ha preso forma nel collettivo delle Donne Calabresi in Rete. Sono anche contenta di scoprire che Luisa Muraro abbia letto Contro Versa.
Sabato 18 maggio Contro versa sarà al Salone del libro di Torino, Torino Lingotto Fiere, nella sala relax dello stand della regione ospite, la Calabria, alle 16. Il libro è acquistabile online a questo link. * La felice eccezione è quella di Eva, di un anno più piccola di me, con la quale a 18 anni, in modo del tutto autonomo e disarticolato, cominciammo a decostruire spontaneamente il sistema patriarcale del quale cominciavamo a prendere coscienza. Approfitto per ricordare che nel 2007 - oddio! sei anni fa! - io ed Eva andavamo farneticando che iononmidepilo (madre di taccuinoanacronistico) dovesse essere un blog collettivo in cui "parlare femminista", cioè parlare politicamente del significato del nostro essere "nate femmine" in tempi di reflussi reazionario-patriarcali. Poi Eva è diventata brillante ingegnera internazionale e il blog è diventato, solo in parte, un'altra cosa. Ma con lei ho iniziato a militare nell'UDI, la cui esistenza poco prima neanche sospettavo, che mi ha dato le prime esperienze di elaborazione condivisa femminista, abitato, nella mia città, da donne più adulte di me.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ansia da gnocchitudine
L'altro giorno stavo andando al super a piedi con Superboy e il piccolo non ce l'ha fatta: a metà strada ha proprio dovuto poppare. Leggere il seguito
Da Taccodieci
PER LEI -
Biofficina Toscana – Fluido corpo all’olivello spinoso, Fluido idratante al...
Nonostante la mia compare di blog mi avesse già decantato da anni i prodotti di Biofficina Toscana, io non avevo ancora mai provato il piacere di usarli. Leggere il seguito
Da Vanillabeauty
BELLEZZA, PER LEI -
SOUFEEL - Bracciali componibili a buon prezzo -
I bracciali componibili e personalizzabili, composti da tanti piccoli charms, sono senza dubbio la moda del momento. Io stessa ne vado matta e ho già composto... Leggere il seguito
Da Beautylandiabeauty
BELLEZZA, PER LEI -
Convergenze parallele (osservazioni generali in margine agli Esami di Stato)
Ci sono cose che non si possono pubblicare in forma narrativa, o per lo meno non in tutti i tempi. Così, mentre l’attesa degli esiti ufficiali degli orali... Leggere il seguito
Da Povna
DIARIO PERSONALE, PER LEI, SCUOLA -
SYM Week-end a Colle Don Bosco!
Le iscrizioni ufficiali a SYM Don Bosco 2015, il grande Confronto internazionale MGS in programma a Torino e Colle Don Bosco dal 10 al 16 Luglio 2015, in... Leggere il seguito
Da Tgs Eurogroup
DIARIO PERSONALE -
Tutorial busta – Diy : carta, riso e confetti
Il post che ho scritto la scorsa settimana era dedicato al lancio del riso, con idee e consigli su materiali e contenitori alternativi, lo potete trovare qui. Leggere il seguito
Da Tulleeconfetti
PER LEI