La vera libertà consiste in un calmo dominio di se stessi
- Fëdor Dostoevskij -
L’altro giorno mi è capitato di assistere ad una scena allucinante: un uomo inveiva per strada perché qualcuno, uscendo dal parcheggio, gli aveva strisciato la macchina e si era dileguato nel nulla. Accecato dalla rabbia, quest’uomo, diede un pugno sul cofano della sua stessa auto, lasciando una vistosa ammaccatura e facendosi anche male alla mano. Qualcuno si fermò per chiedergli cosa fosse successo invitandolo a calmarsi, ma lui, con il viso rosso dalla rabbia mandò tutti a quel paese finché gli altri non si allontanarono impauriti lasciandolo imprecare da solo.
Certamente la sua reazione era stata un po’ esagerata e sono sicura che anche dopo il mio allontanamento, l’uomo abbia continuato ad urlare da solo chissà per quanto tempo e molto probabilmente sarà tornato a casa arrabbiatissimo, avrà trattato male la sua famiglia e non avrà nemmeno dormito per tutta la notte. Ed in tutto questo avrà anche dovuto sborsare un bel po’ di soldi per far riparare l’ammaccatura!
Assistendo a questa scena, mi è venuto in mente che una volta avevo sentito parlare di quanto siano importanti le nostre reazioni di fronte agli eventi della vita. Mi ricordo, in particolare, di aver letto qualcosa circa il principio 90/10 in base al quale solo una piccolissima percentuale, il 10%, rappresenta ciò che ci succede nella vita di cui noi non abbiamo il controllo, il restante 90% delle cose che accadono è determinata, invece, dal modo in cui noi reagiamo a ciò che ci succede.
In altre parole: ci sono delle cose nella vita che accadono inevitabilmente e noi non possiamo fare niente per non farle succedere, si tratta di tutte quelle cose su cui non abbiamo alcun controllo, che succedono e basta, possono essere eventi importanti ma anche situazioni semplici e quotidiane (il ritardo del treno, un semaforo rosso, un temporale improvviso); non possiamo impedire che questi avvenimenti si verifichino ma possiamo scegliere in che modo reagire di fronte a queste situazioni, la nostra reazione determina il 90% di ciò che succederà dopo.
Mi sono chiesta come avrei reagito io se fossi stata nei panni di quell’uomo ma soprattutto ho provato ad immaginare cosa sarebbe successo se la sua reazione, quel giorno, fosse stata diversa.
A proposito di questo, Stephen Covey, l’ideatore del principio 90/10, fa un esempio molto pratico in cui tutti possono rivedersi:
La tua famiglia è riunita a tavola per la colazione, quando accidentalmente tua figlia ti rovescia il caffè sulla camicia che hai indossato per andare a lavoro.
Il rovesciamento del caffè è una situazione che non puoi controllare (10%). La tua reazione, però, determinerà ciò che succederà dopo (90%).
Ti arrabbi con tua figlia, cominci ad urlare e lei, spaventata, inizia a piangere. Poi te la prendi con tuo marito che ha messo la tazza del caffè troppo vicino al bordo del tavolo e così cominci a litigare anche con lui.
Vai a cambiarti la camicia e quando ritorni in cucina tua figlia sta ancora piangendo e per questo perde il pulmino per andare a scuola. Tuo marito, invece, esce di casa e va a lavoro nervoso.
Ora dovrai accompagnare tua figlia a scuola con la macchina, guardi l’orologio e ti accorgi che è tardissimo, arriverai in ritardo anche a lavoro. Ti metti in macchina e cominci a spingere sull’acceleratore, ecco che il vigile ti ferma per eccesso di velocità e ti fa una bella multa.
Arrivi alla scuola di tua figlia con 15 minuti di ritardo e lei, scendendo dalla macchina, non ti saluta nemmeno.
Finalmente arrivi a lavoro, sei in un ritardo di 20 minuti ed oltretutto ti accorgi che nella fretta hai dimenticato la tua ventiquattrore a casa.
La giornata continua sempre peggio. Non vedi l’ora che tutto finisca. Torni a casa e trovi il gelo: tua figlia e tuo marito non ti rivolgono nemmeno lo sguardo, sono ancora arrabbiati con te e non vogliono parlarti.
Perché la tua giornata è stata così disastrosa?
Per colpa del caffè? Per colpa di tua figlia? Per colpa del vigile? Per colpa tua?
Indovina qual è la risposta? Ovvio! Per colpa tua. Tutto è dipeso da come hai reagito quando tua figlia ha rovesciato il caffè. In pratica ti sono bastati solo pochi secondi per rovinare tutto.
Cosa sarebbe successo se la tua reazione, quella mattina, fosse stata diversa?
Torniamo indietro e rivediamo la scena: tua figlia ti versa il caffè sulla camicia, decidi di non arrabbiarti con lei ma le dici dolcemente: “amore non preoccuparti, devi solo essere un po’più attenta”.
Vai a cambiarti la camicia e dalla finestra vedi tua figlia che sta prendendo il pulmino per andare a scuola. Le sorridi e lei ti saluta con la manina. Tuo marito va a lavoro sereno e tu arrivi puntuale in ufficio.
Insomma, lo scenario è completamente differente, perché? Perché tu hai reagito in modo diverso quando ti è stato rovesciato il caffè addosso. Questa tua reazione ha determinato il 90% della tua giornata.
Oltre a quello di Stephen Covey, si potrebbero fare ancora tanti altri esempi per dimostrare come le nostre reazioni hanno un ruolo fondamentale e decisivo in qualsiasi evento della nostra vita; basti pensare a tutte le volte che ci è capitato di reagire male e a come il nostro atteggiamento ha condizionato negativamente la nostra giornata, influenzando anche l’umore delle persone che abbiamo accanto.
Sei stato criticato per qualcosa che hai fatto? Non serve a niente avvilirti perché non puoi impedire alle persone di giudicarti, ma puoi decidere se rimanere offeso a vita (e magari perdere l’amicizia di qualcuno) oppure farti scivolare tutto di dosso e non lasciare che i commenti negativi ti rovinino la giornata (e la salute).
Sei rimasto bloccato nel traffico e sei in enorme ritardo? Puoi decidere se innervosirti e cominciare a suonare il clacson urlando come un pazzo contro gli altri automobilisti (mentre la tua pressione arriva alle stelle), oppure accendere lo stereo, canticchiare la tua canzone preferita o approfittare per chiamare un amico.
A volte una reazione sbagliata può avere delle conseguenze disastrose: può farti perdere un amico, può farti licenziare dal lavoro, può farti stressare, può farti trascorrere notti insonni, può farti soffrire inutilmente. Basta una reazione diversa, invece, per evitare ogni tipo di tensione o di complicazione.
La buona notizia è che noi possiamo decidere come comportarci di fronte ad ogni evento perché siamo gli unici padroni delle nostre reazioni, siamo noi che controlliamo i nostri pensieri e scegliere dove dirigere la nostra attenzione.
In alcuni casi basta semplicemente cambiare il modo di vedere le cose ma non sempre un evento negativo può essere visto in maniera positiva. Cosa c’è di positivo, per esempio, nel caffè che ti si rovescia sulla camicia pulita o in qualcuno che ti riga la macchina? Niente, però c’è il fatto che tu puoi decidere che tipo di reazione avere, se prenderla bene o male, e puoi determinare il 90% di ciò che ti capiterà dopo. E non è poco.
Non è un caso che spesso si dice: prima di parlare o di reagire “conta fino a 10”. E’ proprio in quei 10 secondi che tu puoi decidere quale reazione avere e di conseguenza puoi determinare il resto della tua giornata e, in alcuni casi, anche della tua vita.