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Controsole - Roberto Parodi

Da Motociclistidatavola
Come già detto in altre occasioni, in questo blog non abbiamo la presunzione di essere dei buoni critici ma solo degli appassionati. Ecco perchè non parliamo mai di moto che non ci sono piaciute, di locali dove abbiamo mangiato male o di libri che non ci hanno appassionato, o almeno lasciato qualcosa. In molti casi, anche per questo motivo, i nostri commenti possono sembrare dei peana. Se la cosa vi infastidisce vi anticipo che parlerò di un libro che, secondo me, è una figata pazzesca. Quindi regolatevi. Controsole - Roberto Parodi Ho letto “Controsole” di Roberto Parodi. Mi sono approcciato con la consueta diffidenza nei confronti di chi attraversa un periodo di grazia. In questo momento Parodi è in un periodo di grazia ma la mia conclusione è che sta raccogliendo quello che ha seminato. Banale raccontare la trama di “Controsole”, leggetelo. Lo definirei un libro Wikipedia, perchè mentre lo leggi tieni a portata il tuo smartphone e ogni tanto vai a verificare quello che ti viene descritto, quello che ti viene raccontato. Il dettaglio con cui vengono descritte città, strade, storie, emozioni richiede molto rispetto. Parodi è credibile quando parla di videogame (grazie anche ad un importante consulente), quando parla di moto, quando parla di viaggio, quando parla di emozioni e di vita. Per introdurre i tre protagonisti, Scheggia, il figlio e la moto, impiega 40 pagine. Lo scrivo di nuovo quaranta pagine dove non succede quasi nulla ma dove non c'è neppure una parola in più. Servono tutte per gustarsi il libro. La lettura è piacevole, scorre, ha la piacevolezza di Faletti ma ha maggiori capacità di creare il racconto. Mi spiego: credo che Faletti sia uno degli scrittori più piacevoli da leggere ma che le storie siano a tratti troppo deboli. Se non siete motociclisti probabilmente anche questa storia vi sembrerà incredibile, un viaggio verso Est, attraverso rischi e pericoli, ma com'è possibile. Se invece siete motociclisti conoscerete almeno un paio di persone che l'hanno fatto e non si sembrerà incredibile, per quanto romanzato, quello che accade lungo il libro. Leggetelo se vi piacciono i viaggi, leggetelo se vi piacciono le storie padre e figlio, leggetelo se vi piacciono le moto e leggetelo se amate le donne. Sono entusiasta di questo libro, un po' anche in reazione al libro precedente che invece è risultato indecente (non ne parlerò ma se volete sapere che libro è, l'autore e il mio pensiero mandate una mail.....) però mi piace quando leggo uno scrittore che per farti sentire la polvere addosso non ha bisogno di dire “la strada era polverosa” ma si impegna un po' di più..... Ultimo pensiero. Mentre lo leggevo pensavo che il viaggio fosse credibile, le difficoltà, le avversità e mi stupivo della capacità di descrivere ogni centimetro ed ogni istante del viaggio come fosse qualcosa di realmente vissuto. Solo arrivato in fondo ho avuto conferma che per descrivere così bene certe cose le hai viste, ci sei passato ed eri in moto.

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