Conviene il mutuo a tasso variabile?

Creato il 25 maggio 2011 da Mutuonews

Conviene il mutuo a tasso variabile? Domanda difficile a cui non è possibile dare una risposta una volta per tutte, troppi i fattori che concorrono a determinare una risposta positiva o negativa, ci sono fattori personali, il reddito, il nucleo familiare ed il tipo di lavoro che si svolge e ci sono condizioni polito economiche, vedi il costo del denaro, lo spread, l’andamento dei mercati e quant’altro.

Ultimamente, sulla falsariga dell’aumento del costo del denaro, molti analisti hanno consigliato il mutuo variabile con cap al fine di tutelare il debitore da impennate dei tassi di interesse.

Ma in economia le analisi cambiano di giorno in giorno, e a testimonianza di ciò, una rencente indagine del portale Mutuionline evidenzia che non esiste un trend ben definito dal quale capire con chiarezza quale sia, attualmente, il mutuo più richiesto, l’indagine evodenzia una sostanziale parità tra chi predilige il variabile e chi il fisso, restano marginali le richieste per il mutuo fisso con cap.

Si prevedeva un aumento di quest’ultima tipologia di mutuo visto che è stata avallata da molti economisti, ma in un periodi di crisi, il mutuo con cap presenta uno svantaggio che nel breve periodo è importante: è, infatti, un mutuo, che a fronte di maggiori garanzie offerte al debitore, ha un costo maggiore.

Prevale un senso di incertezza, che è poi la fotografia di una politica economica che sembra procedere a tentoni, senza un progetto preciso, senza riforme strutturali da mettere in campo, una politica economica che si limita ad intervenire in via di urgenza per arginare le crisi cicliche di un mercato lasciato ad una sorta di autoregolamentazione.


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