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ISEE 2015: istruzioni per la compilazione (parte prima)

Da Pukos
ISEE 2015: istruzioni per la compilazione (parte prima)

Scadono esattamente a tale data infatti i 30 giorni calcolati dall’entrata in vigore del DM 7/11/2014, momento nel quale (secondo quanto previsto dalla normativa del 2013 che ha ridisegnato l’ Isee) le nuove regole sostituiscono le vecchie che vengono abrogate. L`INPS ha poi ha fornito le prime indicazioni operative con la Circolare n.171 del 19/12/2014.

Non cambia tanto il metodo di calcolo dell`ISEE (rapporto tra ISE e scala di equivalenza), ne’ la nozione stessa di ISE (somma dei redditi e quota di patrimoni immobiliari e mobiliari di tutti i componenti del nucleo familiare). Vengono invece introdotte alcune modalita’ diversificate di calcolo a seconda del suo utilizzo. Oltre all`Isee standard (o ordinario) si hanno infatti l`Isee universita’, l`Isee sociosanitario, l`Isee sociosanitario per residenze, e l`Isee minorenni.

Per ottenere l`Isee occorre presentare il nuovo modello DSU, una sorta di autocertificazione sulla quale l`INPS, prima di rilasciare l`attestazione, svolge controlli incrociati integrandovi dati provenienti da archivi propri e dell`Agenzia delle entrate.

Ma vediamo i dettagli delle novità.

COS`E`
L`Isee e’ un documento che “fotografa” la situazione economica dei soggetti, espressa attraverso criteri uniformi ed unificati a livello nazionale.

L`Isee e’ calcolato in riferimento al nucleo familiare del soggetto, tenendo conto dei redditi e del patrimonio dei singoli componenti nonché’ -in detrazione- delle spese (assegni familiari, spese per disabili, canoni di affitto, spese per assistenza ai disabili, debito residuo dei mutui, etc.). Vi sono poi delle detrazioni forfettarie (franchigie) relative alla presenza nel nucleo di soggetti disabili, figli a carico, immobile di proprietà’ utilizzato per l`abitazione principale, etc. Dal valore relativo all’intero nucleo familiare si arriva poi al valore attribuito al singolo componente, utilizzando dei coefficienti predefiniti e crescenti al crescere del numero di componenti il nucleo familiare (vedi piu’ avanti, la sezione sul calcolo).

Il calcolo dell`Isee avviene sulla base delle informazioni raccolte con la DSU -dichiarazione sostitutiva unica- e delle altre informazioni disponibili negli archivi dell`INPS e dell`Agenzia delle entrate acquisite dal sistema informativo dell`Isee gestito dalla stessa INPS (vedi sotto).

TIPI DI ISEE

Come già’ detto le modalità di calcolo sono in parte comuni, ed in parte differenziate a seconda del tipo di ISEE, che a sua volta cambia al variare del tipo di prestazione per le quali e’ chiesto.

Possiamo avere:

  • un ISEE STANDARD O ORDINARIO, utilizzabile per tutti i tipi di prestazione, calcolato secondo criteri standard.
  • un ISEE UNIVERSITÀ’ per l`accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario: in questo ISEE va considerato il nucleo familiare dello studente, indipendentemente dall’eventuale residenza anagrafica diversa da quella del nucleo familiare di provenienza. Quindi nel caso di studenti che non abitano con i genitori fa sempre fede il nucleo familiare dei genitori, e l`ISEE tiene conto anche dei redditi di questi.Ci sono delle esclusioni a questo criterio, ben descritti all’ art.8 del DPCM 159/2013. Si veda lo stesso articolo anche per studenti che chiedono benefici per il corso di dottorato di ricerca e per studenti stranieri.
  • un ISEE SOCIOSANITARIO per l`accesso alle prestazioni sociosanitarie, come ad esempio l`assistenza domiciliare per i disabili e/o i non autosufficienti. In questo caso e’ possibile far riferimento ad un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard, ovvero composto da beneficiario, coniuge, figli minorenni e figli maggiorenni non conviventi a carico del nucleo stesso (non sposati e senza figli). Nel caso di persona disabile maggiorenne che vive con i genitori, non coniugata e senza figli, il nucleo ristretto e’ formato dalla sola persona disabile.
  • ISEE SOCIOSANITARIO PER RESIDENZE per l`accesso alle prestazioni sanitarie residenziali (ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette, ad esempio ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semi-residenziali per le persone non assistibili a domicilio). Stante la facoltà di scegliere un nucleo familiare ristretto, si tiene conto anche della situazione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l`ISEE di una componente aggiuntiva per ciascun figlio. Non sono inoltre applicabili alcune detrazioni previste per altre prestazioni sociosanitarie (spese per collaboratori domestici ed addetti all`assistenza personale). Continuano ad essere valorizzate nel patrimonio del donante le donazioni di cespiti effettuate successivamente alla prima richiesta di prestazione e le donazioni effettuate nei tre anni precedenti tale richiesta se in favore di persone tenute agli alimenti.
  • ISEE MINORENNI con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Per l`accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni i cui genitori non convivono, l`Isee viene calcolato con riferimento ad un nucleo familiare che comprende anche il genitore non convivente, non coniugato con l`altro, che abbia riconosciuto il figlio. Ci sono delle esclusioni, però, ben dettagliate nel decreto (si veda nel caso l`art.7 del DPCM 159/2013).

OTTENIMENTO
Come già detto, l`ISEE viene elaborato sulla base dei dati raccolti con la dichiarazione DSU, una sorta di autocertificazione che il contribuente deve compilare e presentare, alternativamente:
– al Comune;
– ad un centro di assistenza fiscale (i Caf, che offrono anche consulenza per la sua compilazione);
– direttamente all`amministrazione pubblica alla quale e’ chiesta la prestazione;
– all`INPS in via esclusivamente telematica mediante le postazioni informatiche self service presenti presso le sedi INPS o collegandosi al sito Internet creato ad hoc munendosi di PIN, che contiene anche un percorso guida per l`inserimento.

Al momento della presentazione viene rilasciata al richiedente una ricevuta. Scatta poi l`elaborazione dei dati dichiarati e il loro “incrocio” con quelli già presenti negli archivi Inps e Agenzia delle entrate.

L`Isee e’ poi reso disponibile presso le sedi territoriali dell`INPS, inviato per mail certificata (Pec), se comunicata dal richiedente, oppure sul sito web dell`INPS. Può anche esser reperito, anche telematicamente, presso l`organo a cui e’ stata consegnata la Dsu, se c`e’ autorizzazione e consenso del richiedente.

Il tutto dovrebbe concludersi in 10/15 giorni lavorativi dalla presentazione del DSU. Se dopo 15 giorni il richiedente non avesse ottenuto l`Isee, potrà compilare il modulo integrativo DSU (modulo FC.3) ed ottenere subito una attestazione ISEE provvisoria in attesa di quella definitiva.

Se c`e’ particolare urgenza perché sta scadendo il termine per accedere ad una prestazione agevolata e’ possibile ottenerla con la ricevuta di presentazione della Dsu. Si potrà poi presentare all`ente l`Isee, una volta ottenuto; l`ente puo’ anche acquisirlo, volendo, attraverso il sistema informativo dell`Inps.

L`attestazione viene consegnata al richiedente/dichiarante. Tuttavia anche gli altri componenti del nucleo familiare possono richiederla all`INPS mediante accesso all`area servizi del portale web o tramite le sedi territoriali, e poi utilizzarla per chiedere prestazioni sociali agevolate, nonche’ agevolazioni nell`accesso ai servizi di pubblica utilità.

Note:

  1. il modello DSU è disponibile sul sito INPS nella sezione modulistica.
  2. solo ai fini dell`attività di controllo nella DSU devono essere dichiarati anche gli autoveicoli, i motoveicoli di cilindrata superiore a 500cc e le navi e imbarcazioni da diporto intestati ai componenti del nucleo familiare.
  3. la Dsu ha validità fino al 15/1 dell`anno successivo a quello di presentazione, ma nel frattempo il cittadino puo’ presentarne un`altra se desidera ottenere un nuovo Isee in caso di variazioni che abbiano interessato la situazione economico/patrimoniale del nucleo.
  4. eventuali omissioni e/o difformità che venissero rilevate in sede di “incrocio” dei dati dichiarati sulla DSU con quelli presenti negli archivi Inps e Agenzia delle entrate sono analiticamente riportate sull`Isee. Il soggetto richiedente può utilizzarlo o presentare una nuova DSU. Nel primo caso gli enti ai quali sono chieste le prestazioni agevolate o le riduzioni tariffarie possono chiedere ulteriore documentazione a prova della veridicità dei dati.
  5. nel caso in cui il dichiarante intenda contestare i dati non autodichiarati e rilevati dagli archivi Inps e Agenzia delle entrate può farlo interloquendo con l`INPS. Si veda in proposito il sito INPS e quanto disposto dal decreto all`art.11 comma 7.
  6. per la DSU valgono le regole previste per le dichiarazioni sostitutive, sanzioni comprese (vedi Dpr 445/2000).

L`ISEE CORRENTE
Chi già ha un Isee può ottenere un Isee sostitutivo, definito “Isee corrente”, calcolato rispetto ad un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione, se vi e’ stata una variazione rilevante nelle sue condizioni economiche.

  • Più precisamente, l`Isee corrente e’ ottenibile se c`e’ stata una variazione superiore al 25% della situazione reddituale rispetto a quella “fotografata” dall`Isee ordinario, causata da modifiche della situazione lavorativa di almeno uno dei componenti del nucleo familiare avvenuta negli ultimi 18 mesi rispetto alla richiesta della prestazione agevolata.
    Queste le ipotesi contemplate:
  • lavoratore dipendente a tempo indeterminato che ha subito una risoluzione del rapporto di lavoro o una sospensione o riduzione dell`attività           lavorativa;
  • lavoratore dipendente a tempo determinato o impiegato con tipologie contrattuali flessibili che risulti non occupato alla data di presentazione del modello DSU, potendo dimostrare di essere stato occupato per almeno 120 giorni nei 12 mesi precedenti la conclusione dell`ultimo rapporto di lavoro;
  • lavoratore autonomo, non occupato alla data di presentazione del modello DSU, che abbia cessato la propria attività dopo averla svolta per almeno dodici mesi.

Per ottenere l`Isee corrente si deve presentare, oltre al modello DSU, anche la documentazione attestante la variazione suddetta e i redditi aggiornati.
L`Isee corrente ha validità due mesi, quindi va chiesto quando ci s appresta a far domanda per singole prestazioni agevolate.

FUNZIONI
L`Isee e’ necessario tutte le volte che si vuole accedere a determinate prestazioni sociali o ad agevolazioni tariffarie (carta acquisti, asili nido, tariffe ridotte per la mensa scolastica, borse di studio, agevolazioni per tasse universitarie, servizi socio sanitari e riduzione ticket, assegni di maternità, agevolazioni per bollette della luce e del gas, fondo affitti, etc.) .

L`ISEE ha durata annuale e può essere utilizzato più volte. A prescindere dal tipo di prestazione o agevolazione, quindi, può essere utilizzato lo stesso Isee in corso di validità.

Note:

  1. gli enti erogatori dei servizi possono prevedere, accanto all`Isee, ulteriori criteri di selezione;
  2. essi inoltre possono eseguire controlli sulle informazioni auto-dichiarate ed inviare notizie su difformità ed omissioni all`Inps e all`Agenzia delle entrate.

Domani le spiegazioni per il calcolo.

Fonte: www.aduc.it


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