
Si narra di un uomo che trascorse la vita nell'attesa di questo momento nei cieli, e ogni giorno v'erano nuvole ed egli si sdraiava supino davanti casa. Lo faceva estate e inverno e l'unico riposo se lo concedeva nei giorni sereni o in quelli completamente nuvolosi. Alla fine, fattosi assai vecchio, vide se stesso nelle nuvole e morì subito dopo. Lo trovarono in terrazza, gli occhi sbarrati su cui ancora persisteva uno sguardo attonito».
Mark Strand, Il Monumento (titolo originale The Monument, 1978), Fandango, Roma 2010 (traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan).


