Colpo di scena alla 34° Coppa America, con Team New Zealand che arriva ad un passo dalla vittoria ma si deve arrendere alla regola del tempo massimo consentito. E ad una massiccia dose di sfortuna.
La giornata si apre con vento leggerissimo e nebbia nella baia. Team USA mette la punta davanti alla partenza, ma è regata d’altri tempi, sembra di essere tornati ai monoscafi con andature lente, si srotolano i gennaker e si va a caccia del poco vento. E i kiwi si dimostrano maestri in questo e surclassano gli avversari: alla boa 2 Team New Zealand è davanti di 1’42”; nel terzo lato si arriva ad un distacco massimo tra le due imbarcazioni di oltre 1 km, ma a quel punto i neozelandesi devono vincere un altro avversario, ben più minaccioso. Devono concludere la regata entro il tempo massimo, che per questa edizione di Coppa America è fissato in 40 minuti. Incubo che si materializza quando i kiwi stanno entrando nell’ultima boa, a poco più di due minuti dal traguardo, a due minuti dalla conquista della Coppa.
La delusione in Barker e soci è evidente, ma dopo mezzora si ritorna in acqua per una nuova regata, con il vento che sale leggermente. Spithill è aggressivo e ingaggia Barker ma questi lo contrasta egregiamente e si prende il loto sinistro in partenza. Sembra che i kiwi abbiano il vantaggio ma è un fuoco di paglia. Ainslie, il tattico USA, in avvio di secondo lato chiama una strambata che costringe i neozelandesi ad incorrere in una penalità e si arriva alla boa 2 con 0’20” di vantaggio per Oracle: la regata è tutta lì. Team New Zealand è più lenta e non riesce a riprendere Oracle Team USA che va a vincere la sua quinta regata, portando il punteggio sul 8 a 3 per i neozelandesi.
Oggi in programma altre due regate, con il meteo che promette pioggia abbondante.
E altre emozioni.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake