<<E’ stata una partita difficile ma ho saputo gestirla bene, dopo aver perso il primo set>>. Queste le parole a caldo di quello che è diventato nel breve arco di due giornate l’eroe nazionale, il sanremese scanzonato e vincente Fabio Fognini. Non era facile caricarsi sulle spalle l’incombenza di portare il punto decisivo nella sfida Davis di 1° turno di World Group tra Italia e Croazia, al Palavela di Torino, gremito in ogni ordine di posti nella giornata finale. Ed invece Fabio lo ha fatto con autorità e dopo essere partito con la sconfitta nel primo set (4-6). Poi tre frazioni vinte con analogo score (6-4 6-4 6-4) e passaggio degli azzurri ai quarti, dopo 15 anni. Nelle prime otto formazioni del mondo, non una cosa da poco. Prima di lui aveva perso in tre set Andreas Seppi per mano di Marin Cilic, perfetto al servizio (6-3 6-3 7-5). Un Seppi per sua stessa ammissione un po’ sottotono se pur al cospetto di un croato che oggi non ha sbagliato nulla e servito benissimo.
La cronaca del match decisivo:
Una partita iniziata nel migliore dei modi diventa complicatissima al termine di un primo set davvero amaro. Fabio inizia benissimo, firmando addirittura un parziale di 10 punti a 2, dei quali molti sono vincenti puliti, per portarsi avanti 2 a zero e 15-30. Dodig però non si lascia scuotere, e lentamente si rimette in carreggiata. Tiene il servizio e impatta sul 2 pari, per poi cedere nuovamente la battuta nel quinto game, in cui Fabio dimostra di stare bene fisicamente con due ottime rincorse su altrettante palle corte del croato. Purtroppo però non è il fisico, ma la tensione a fare la differenza in questo tipo di match, e Fognini la sconta tutta nel sesto game, quando restituisce il secondo break di vantaggio, e nel decimo, quando smarrisce servizio e set con un game condito da tre errori di rovescio.
E’ un fondamentale break di Fabio sul 3-2, dopo cinque game di grandissima tensione ma che seguono la regola dei servizi, a rimettere in piedi la partita. L’azzurro, dopo aver salvato due pericolosissime palle break sull’1-2, riesce come detto a strappare la battuta al croato. Soprattutto, per la prima volta nel match, riesce a confermarlo nel game seguente. Fabio conserverà il break fino al 64 finale, che arriva con un ace (di seconda) che ci lascia tirare il primo sospiro di sollievo.
Proseguendo sulla scia del secondo parziale, Fabio riesce a costruire il vantaggio che ci porta a un solo set dai quarti di finale. La terza partita è praticamente la fotocopia della seconda: break nel sesto gioco, conservato fino al termine. Dodig sembra accusare il colpo, mentre il Palavela solleva Fabio con un boato quando l’ultimo rovescio avversario termina in corridoio. Il break conquistato in apertura di quarto set da Fabio sembra lanciarlo verso la vittoria, ma la reazione di Dodig arriva, purtroppo: il croato pareggia sul 2 pari. Il momento decisivo arriva in un game che non dava grandi speranze, sul 4 pari e servizio croato. Avanti 40-0, Dodig si rilassa e lascia rientrare Fabio. Questa volta il ligure morde l’avversario da campione: vince cinque punti di fila, uno dei quali è uno spettacolare passante per arrivare a palla break, e conquista il game decisivo. L’ultimo turno di servizio inizia bene, 30-0, ma Fabio è bravissimo a mantenere la calma quando Dodig arriva sul 30-30. Due servizi vincenti chiudono un weekend fantastico, che ci lancia verso i quarti di finale.
<<Un bravo a tutti i ragazzi – ha detto al termine Barazzutti – e una conferma che il tennis italiano maschile è cresciuto. Siamo una squadra, compatta, con ottime individualità. Fognini ha retto la pressione e dimostrato di essere un grande campione. Dovrà fare altrettanto nei tornei individuali. Sono felice anche per la Federazione e per quanti operano quotidianamente nel suo organico>>.
Parole di soddisfazione anche del presidente Angelo Binaghi, che ha chiuso in sinergia con Fognini con le braccia levate al cielo, in un Palavela ricolmo di spirito italico: <<Bellissimo arrivare così in alto dopo tanti anni. La squadra e il capitano meritano un elogio per come hanno saputo gestire anche momenti di difficoltà in questi tre giorni, e ce ne sono stati>>.
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