I tempi sono cambiati e le esigenze e i bisogni delle persone sono maggiormente stimolati dal contesto in cui viviamo, per cui non basta più che uno vada a lavorare e l'altra rimanga a casa con i figli e cucinare. Questo è un comportamento che nella mia esperienza di ricerca etologica ho potuto osservare nel comportamento animale. Il tutto era finalizzato alla sopravvivenza. Ma i gabbiani dopo l'accoppiamento sono nuovamente liberi e lasciano andare i propri figli, per poi costruire nuovamente un nuovo nido, trovare un nuovo partner e riprendere il ciclo. Una curiosità è che molto spesso le uova vengono covate dai maschi ... Ma, nella mia esperienza con le coppie noto molto spesso che la questione è diventata di sopravvivenza, di un nido divenuto troppo stretto, nidi di depressione e malessere, nidi di silenzio e tradimento, quel nido che tempo addietro si era scelto e dove spesso si è buttato dentro il sacco portato via dalla vita precedente con la promessa che quel luogo d'amore avrebbe guarito tutto.
Un altro aspetto che ha fortemente connotato la coppia è la sua predestinazione a diventare famiglia. Questa funzione procreativa era, e in alcuni casi ancora oggi è, una tappa quasi d'obbligo. E' certamente vero che avere un figlio significa raggiungere un equilibrio, ma, diversamente dal passato, la centratura della coppia su se stessa (e non più in generale su bisogni esterni) l'ha arricchita ma allo stesso l'ha portata a mostrare maggiormente la sua fragilità.
Il problema che molte volte una coppia affronta sono quelli di far coesistere le tendenze provenienti da due persone, pensiamo per esempio a tutte quelle situazioni dove uno dei due si sposa perchè questo gli garantisce un nido, e l'altro perché nello stare assieme trova quel calore che da solo non è in grado di darsi.Verrà a mancare un pezzo dello stare assieme, il numero 3, il Noi, e si sarà firmata la carta per stare in nido in 2, ognuno con il proprio sacco svuotato sul letto matrimoniale.
Inoltre non è infrequente che un'altra tendenza tradizionale della coppia sia quello di evitare la solitudine, e in questo caso la coppia assume la forma di soluzione protettiva e difensiva.Da un punto di vista psicologico, nella formazione di una coppia, tutti i livelli dello sviluppo della personalità di un individuo possono essere coinvolti, e la coppia può fungere da elemento per saturare dei bisogni inappagati, che possono essere più o meno profondi (spesso profondi).Non è infrequente imbattersi in coppie stabilmente conflittuali "Non sto con te, ma nemmeno senza di te".Nell'instabilità e nella conflittualità può instaurarsi il gioco dei "NO", che mi piace definire "erotico", perchè spesso l'obbiettivo è quello di non darla vinta, sino ad arrivare alla paranoia.
E cosa dire della sessualità? Come far emergere quei bisogni sessuali che non necessariamente possono essere complementari? Spesso rimangono oggetti nascosti nell'armadio: la bisessualità, la durata del rapporto sessuale, il desiderio di variare l'eros, le fantasie erotiche ... Tutto non ci sta in quel nido, che un giorno sembrava così accogliente.
Allora i veri cuori non sono quelli dei Baci Perugina, i veri cuori non sono quelli dei ciondoli delle catenine di bijotteria e nemmeno quelli dei viaggi "così stacchiamo dai problemi", e nemmeno i baci rituali al risveglio e alla buonanotte.Come faccio a sincronizzare il mio cuore con il tuo? Come posso sincronizzare il mio cuore con la nostra vita assieme? Come sta il mio cuore con te?Pensare al proprio cuore significa potersi dare lo spazio per dire basta, ma a volte è difficile anche perchè molte relazioni di coppia sono funzionali a soddisfare l'equilibrio dei due, e spesso questo porta a costruire delle relazioni patologiche. Ci sono coppie invece che sembrano delle piante secche, dove uno dei due importa maggiormente la sua disfunzionalità all'interno del rapporto, e i propri bisogni inappagati vengono proiettati nell'infelicità della vita a due, ma solo perchè il partner è la persona più vicina.
- E' fondamentale separare la propria vita da coniugi da quella legata ai figli. Il rischio è quello di venir meno dell'intimità;
- Le aspettative nei confronti del partner spesso sono alla base della convinzione di un potere taumaturgico della coppia;
- La coppia è una pianta, e così come ogni pianta è importante che si conosca il terreno su cui è piantata, qual'è l'esposizione solare migliore, quanta acqua beve, come trattare le foglie, quando cercare un vaso più grande per travasarla, in quale periodo dell'anno sbocciano i fiori ....
- Come scrive uno studioso di nome Caillé, 1+1 = 3. La coppia non è un acquario per due pescigatto, ma uno spazio dove esiste un Io, un Tu, e un Noi. Molte coppie non hanno un Noi, e spesso condividono solo l'armadio, il frigorifero e non sempre il letto. Allo stesso tempo coppie con un Noi molto ingombrante e soffocante potrebbero impoverire l'individualità e portare a depressione, tradimenti, disfunzioni sessuali...
- Stare in coppia significa imparare a gestire assieme forze che sono centrifughe e forze centripete
Nei prossimi giorni ancora articoli sulla coppia ...