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Cori allo stadio: ma quale razzismo?

Creato il 20 ottobre 2013 da Dragor

 

Allianz-rivera

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   CHI CONSIDERA RAZZISTI i cori dei supporter milanesi contro i napoletani, dovrebbe sentire quelli dei nizzardi contro i marsigliesi. Venerdi’ sera al nuovo Allianz Riviera, un grande stadio finalmente degno della nostra città, c’era il derby Nizza-Marsiglia al quale ho assistito sia come supporter che come azionista dell’OGC Nice (sono comproprietario per la somma di circa 50 euro da quando il club ha rischiato di affondare per colpa del presidente della Roma Franco Sensi).

   I NIZZARDI hanno sbraitato che i marsigliesi si dedicano alla sodomia, che mangiano escrementi, che le loro facce sembrano quelle croste che si trovano sul fondo dei bidet sporchi, che le loro madri sono donne di facili costumi, che le loro mogli non sono migliori, che il loro QI non supera quello di un macaco, che sono mafiosi e assassini. I marsigliesi hanno incassato tutto, poi hanno risposto con l’arma fatale: il nostro sacro inno nazionale «Nissa la Bella» trasformato in «Nissa la Merde».

   MA NESSUNO ha pensato di squalificare lo stadio. Soltanto gli italiani riescono a confondere il campanilismo con il razzismo. In confronto ai cori che si sentono nei nostri stadi, augurare ai napoletani un’epidemia di colera e un’eruzione del Vesuvio sembra uno scherzo da educande. Per la cronaca l’OGC Nice ha vinto per 1 a 0 con un gol del nostro grande Cvitanich che è costato soltanto 400.000 euro ma segna più di Ibramovich e Balotelli messi insieme.

   Dragor


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