E sì. Il ministro Michela Vittoria Brambilla non aveva torto quando disse qualche giorno fa: “Se la Catalogna ha rinunciato alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o palio“. Una dichiarazione che scatenò polemiche, anche su BlogSicilia.
Perché?
La procura di Siena ha dato mandato alla Guardia forestale di sequestrare le analisi antidoping riguardanti 8 cavalli del Palio di Siena, effettuate nei giorni dei controlli precedenti l’assegnazione degli stessi alle contrade.Notizia anticipata dal quotidiano La Nazione e confermata da fonti vicino all’inchiesta.
Dagli esami effettuati nei laboratori dell’università di Pisa, eseguiti con il metodo Elisa, era risultato, infatti, che 8 animali erano positivi. (Cliccate qui per un approfondimento).
E non solo. Parliamo di Corrida, bandita da Barcellona e dintorni ma non a Tafalla, una città della Navarra (almeno per ora). Ecco cos’ha combinato un toro:
Morale della favola: due feriti gravi, tra cui un bambino di 10 anni (non in pericolo di vita), in nome del “sangre y arena”. Il toro naturalmente è stato freddato sul posto. E sì, il mondo può fare a meno di corride e palii, di tori uccisi e di cavalli dopati col rischio di “farsi molto male” in nome della “tradizione” e per conto del “turismo“.
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