”Purtroppo dopo i dati di Confartigianato nei giorni scorsi, e i dati forniti oggi dall’Ance, sono costretto ad avviare la procedura contro l’Italia per violazione della direttiva Ue, dell’applicazione delle norme europee sui ritardi dei pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese in base agli articoli 4 e 7 della direttiva europea”. Così Antonio Tajani, durante la conferenza in cui l’Ance ha presentato il Rapporto dell’associazione sull’attuazione della direttiva sui pagamenti Pa in Italia.
L’annuncio del Vice Presidente della Commissione Europea arriva dopo che Bruxelles ha sottolineato come la legge anti-corruzione approvata nel 2012 e il decreto legislativo sull’incandidabilità dei pubblici ufficiali condannati in via definitiva per corruzione o altri reati contro la Pubblica Amministrazione sono “un positivo passo avanti”. Le norme sull’incandidabilità, si legge nel rapporto della Commissione Ue, sono state applicate nel caso della decadenza da senatore “di un ex premier condannato per evasione fiscale”.
Gli Stati membri Ue, evidenzia il rapporto, nonostante i molteplici e differenti provvedimenti,, hanno ottenuto “risultati differenti e devono fare di più per prevenire e punire la corruzione”.
In Italia, conclude la Commissione Europea, “ il totale dei costi diretti della corruzione ammonta a 60 miliardi di euro ogni anno, pari al 4% del Pil italiano. I danni causati dalla corruzione nel nostro Paese cosituiscono la metà del totale europeo di 120 miliardi.
GZ