di Giovanni Palladino
L’ultimo scandalo di Ischia e di Procida (due stupende bellezze naturali dell’Italia imbrattate dal malaffare economico e politico) mette in luce due grandi problemi del Bel Paese (il problema della corruzione e il problema dell’evasione fiscale) che a loro volta ne causano altri, fra i quali:
– disoccupazione, soprattutto giovanile, ma ora anche di ultra 50enni;
– maggiore pressione fiscale;
– freno alla crescita;
– aumento della sfiducia verso il mondo politico ed economico;
– brutta immagine dell’Italia all’estero.
Si tratta di uno scandalo “classico” ideato da menti abituate a barare con la scusa che così fan tutti e bisogna quindi essere più “furbi” degli altri: fammi vincere (o aiutami a vincere) l’appalto (o, meglio, anche senza l’appalto) e io ti premio sotto banco o anche sopra il banco finanziando la tua fondazione culturale o altro di cui hai bisogno. Così batto la concorrenza non grazie al mio prezzo più competitivo, ma grazie al nostro comune interesse: io incasso e tu pure, meglio se in nero o sotto la protezione di favore delle leggi fatte dai nostri amici per evitare la trasparenza.
È il bingo dell’accoppiata “corruzione + evasione fiscale”. È poco probabile che questa classe politica possa sconfiggere la suddetta accoppiata. La soluzione sta a monte e a valle:
– a monte è necessario che emergano partiti non caratterizzati da inconcludenti populismi, ma da coraggiose e innovative proposte capaci di rilanciare lo sviluppo pulito del Paese, con persone che lo servano e che non ne approfittino per servirsi lautamente del loro potere. È utopia? È impossibile? Allora non lamentiamoci se nulla cambia;
– a valle è necessario convincere la maggioranza degli elettori a sostenere questo nuovo modo di fare politica. È impossibile? Ci vuole troppo tempo? Allora idem come sopra.
Infine una domanda a Francesco Totti: ti sembra etico guadagnare soldi al servizio dello Stato biscazziere? Fai pubblicità a un servizio che può portare, prima o poi, nell’abisso della ludopatia che ha già rovinato milioni di famiglie e altre ne rovinerà, se non avrà successo il grande movimento – sostenuto dal quotidiano AVVENIRE – che sta cercando di opporsi a questa follia. Caro Francesco, da tifoso romanista, ti dico che sei andato davvero in fuori gioco e il danno non è il gol mancato, ma il gol che hai fatto a favore dello Stato biscazziere, che merita di essere “squalificato” dai campi di gioco che “educano” all’azzardo.