La prima sezione penale della Corte di Appello di Catania, con sentenza del 2 maggio 2011 che conferma la pronuncia del Tribunale di Modica dell’8 maggio 2008, ha condannato il giornalista e blogger Carlo Ruta di Ragusa a 150 euro di multa per il reato di ”stampa clandestina” previsto dall’art. 16 della legge 47/1948.
Tale norma punisce “chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall’art. 5” (registrazione da effettuarsi presso la cancelleria del tribunale).
In attesa di leggere le motivazioni della Corte d’Appello, si ricorsa che in primo grado il Giudice aveva statuito che “in presenza di determinate condizioni (periodicità regolare, titolo identificativo e diffusione presso il pubblico di informazioni legate all’attualità) anche ai blog pubblicati sui siti internet si applica la disciplina dei “prodotti editoriali” e dunque llobbligo di registrazione ex art. 5 della l. 47/1948 presso la cancelleria del tribunale competente“.
Tale obbligo di registrazione era stato ritenuto pienamente compatibile con il principio della libertà di stampa poiché il giudice effettua una verifica della mera legittimità e regolarità formale, esclusa ogni valutazione discrezionale circa l’opportunità di consentire o meno la pubblicazione.
Il Tribunale escludeva, invece, ai sensi del d.lg. 9 aprile 2003 n. 70, l’obbligatorietà di tale registrazione per i prestatori di servizi per la società dell’informazione, che sono invece tenuti all’iscrizione presso il Registro Operatori della Comunicazione unicamente nel caso in cui vogliano accedere ai benefici di cui alla legge 62/01.
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