Quanti di noi sanno davvero perche’ gli studenti universitari manifestano contro la riforma del Ministro Gelmini? Domanda retorica! Pochi a giudicare dai commenti e dalle domande dei curiosi che questa mattina agli angoli delle strade si fermavano ad osservare il corteo studentesco che “minaccioso”, si fa per dire, attraversava le vie del centro cittadino di Bari fermandosi in vari punti nevralgici e bloccando la circolazione stradale.
Disagi alla circolazione veicolare ce ne sono stati ma, piu’ che il disappunto degli automobilisti sui loro volti e su quelli di molti pedoni si leggeva la perplessita’. Domanda: “scusi sa perche’ manifestano?”. Risposta: “si perche’ non sanno che fare nella vita”. Al breve dialogo tra due passanti segue un commento sgradevole contro i poveri studenti! A quel punto il giornalista, che per caso ha ascoltato lo scambio di battute, per riportare i fatti a verita’, interviene spiegando le reali motivazioni, in sintesi.
Comprensione immediata verso i manifestanti. Ma un’immediata comprensione della questione, da parte della passante curiosa, c’è ancor piu’ al solo sentir nominare Mariastella Gelmini: segno che il ministro e’ ben piu’ noto, ormai, della sua stessa riforma.
Poco piu’ avanti la scena si ripete ed in questo caso e’ sufficiente per una delle due passanti vedere uno striscione alla testa del corteo con la caricatura del ministro Gelmini per sorridere e tirare dritto.
Ergo, la citta’, Bari come spesso accade in occasione di manifestazioni studentesche sembra sottovalutare l’importanza della contestazione e per lo piu’ arriccia il naso per i disagi, ovviamente consequenziali, che paralizzano un intero centro cittadino per qualche ora.
Difficile credere, percio’, che in assenza di qualcuno che spieghi cio’ che accade seduta stante, come il giornalista in questione, si giunga ad una condivisione delle problematiche che, poi, in fondo riguardano tutti, ma proprio tutti! Segno dell’indifferenza dei tempi che corrono!
Celeste Morea
Pacman
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