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Cos'è Silicea?

Creato il 11 febbraio 2012 da Informasalus @informasalus

Cos'è Silicea? - Rimedi Omeopatici
Silicea

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Silicea
- Composizione chimica: l’acido silicico è un acido ottenuto trattando un silicato alcalino con acido cloridrico; il silicio è un non metallo o metalloide e presenta forti analogie con il boro.
DESCRIZIONE: è una polvere fine, bianca, insolubile in acqua, priva di sapore e di odore.
DISTRIBUZIONE: il silicio dopo l’ossigeno è l’elemento più diffuso; sulla crosta terrestre è contenuto nell’anidride silicica (SO2) e in numerosi silicati; l’anidride silicica è presente in natura in modificazioni cristalline e amorfe; le forme cristalline sono il quarzo allo stato puro (cristallo di rocca) o colorato da impurezze, l’agate, l’onice, il calcedonio ecc.; le forme amorfe sono l’opale, la silice idratata, la pietra focaia, la farina fossile ecc.; gli acidi corrispondenti all’anidride silicica sono tipici colloidi irreversibili, sono molto numerosi e presentano vario grado di idratazione.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Silicea si ottiene dal cristallo di rocca sottoposto a triturazione.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Stato generale: dimagrimento e arresto dello sviluppo nei bambini.
- Sistema nervoso: ipersensibilità, irritabilità, psicoastenia e difficoltà di concentrazione.
- Cute: processi suppurativi ad andamento torpido e con tendenza alla fistolizzazione; disturbi trofici degli annessi cutanei (peli, capelli e unghie).
- Tessuto osseo: processi suppurativi, fistolizzazione, formazione di sequestri ossei, rachitismo e osteomalacia.
- Sistema linfatico: ipertrofia cronica dei linfonodi.
- Mucose: processi infiammatori con secrezione mucopurulenta.
INDICAZIONI GENERALI
E’ un rimedio costituzionale; è indicato: prevalentemente nei casi cronici; nei bambini; nelle donne; negli anziani; nei soggetti freddolosi, astenici, con tendenza ai processi suppurativi cronici, piuttosto pignoli, ostinati e insicuri.
QUADRO CLINICO
• Neonato

E’ ipotrofico, piuttosto magro e poco vigoroso. Spesso ha un’espressione sofferente, triste, imbronciata e un po’ ostile. Suda molto in testa al momento di addormentarsi, il sudore è piuttosto acido ed emana cattivo odore. Di frequente rifiuta il latte materno, può presentare vomito e diarrea dopo la poppata e reclama un biberon d’acqua a metà della notte. Le feci sono piuttosto secche e difficili da espellere.
Le fontanelle restano aperte a lungo, a volte anche dopo i 18 mesi. La dentizione e la deambulazione sono tardive e difficoltose. Va soggetto a: raffreddori, bronchiti e asma. E’ molto sensibile, piange facilmente e spesso urla quando viene toccato o coccolato.
• Bambino
In genere è molto magro e l’aspetto è piuttosto malaticcio e vecchieggiante. La testa è voluminosa e le bozze frontali sono piuttosto prominenti. I denti sono piccoli e giallastri, spesso presentano abrasione dello smalto e si cariano precocemente. I capelli sono sottili e le unghie fragili e spesso macchiate di bianco.
I muscoli sono ipotrofici e ipotonici e l’addome è piuttosto voluminoso. I linfonodi sono duri e ipertrofici, le tonsille sono ingrossate e soggette a infezioni ricorrenti. La sudorazione è abbondante, particolarmente profusa in testa, alle mani e ai piedi, spesso fredda e di cattivo odore.
L’alvo è tendenzialmente stitico, ma sono frequenti gli episodi diarroici con il caldo eccessivo, durante la dentizione e dopo le vaccinazioni. L’appetito è variabile, ma in genere si sazia facilmente e non assimila. Spesso desidera gelati, bevande e cibi freddi, rifiuta i cibi caldi e la carne.
Può presentare rilevanti disturbi dell’accrescimento, note di rachitismo, ritardo dell’età ossea, arresto dello sviluppo staturale e ponderale, deviazioni del rachide di tipo cifotico o scoliotico di notevole entità.
E’ molto freddoloso e si raffredda per ogni minima variazione di temperatura. Va soggetto a: tonsilliti a ripetizione, riniti, otiti, bronchiti, asma, manifestazioni allergiche, verminosi, processi suppurativi, acne e foruncoli. Si stanca facilmente e risente di qualsiasi sforzo fisico o intellettivo.
A scuola non riesce a fissare a lungo l’attenzione, spesso ha difficoltà nell’imparare a scrivere, ma in genere si applica ed è piuttosto preciso e pignolo. Dal punto di vista caratteriale è timido, ipersensibile e insicuro, ma molto ostinato, piuttosto irritabile e spesso di cattivo umore. Urla, piange facilmente e non ama essere avvicinato. L’insicurezza lo porta a temere qualsiasi prova, ma se viene stimolato e incoraggiato spesso riesce a ottenere buoni risultati.
A volte i disturbi dell’accrescimento e del comportamento possono insorgere dopo periodi di ospedalizzazione, separazioni familiari, soggiorni in collegio o situazioni che comportino carenze affettive, regressione e accentuazione dell’aggressività.
• Adulto
In genere è piuttosto magro, le spalle spesso sono curve e i muscoli ipotonici. E’ molto freddoloso e non tollera il freddo soprattutto alla testa e ai piedi. L’astenia e la mancanza di energie comportano difficoltà nell’affrontare qualsiasi sforzo fisico e una scarsa capacità di ripresa dopo affezioni acute. Va soggetto a: processi suppurativi spesso cronici, riniti, sinusiti e bronchiti ad andamento cronico, asma, osteomieliti, fistole, ascessi, acne e calvizie precoce.
Dal punto di vista mentale si può sottolineare: la scarsa autostima, l’indecisione, la timidezza, la remissività, l’ostinazione, la meticolosità e l’avarizia.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Psicoastenia.
- Freddolosità marcata e ipersensibilità al freddo.
- Tendenza ai fenomeni suppurativi cronici, recidivanti, ad andamento torpido e con tendenza alle fistolizzazioni.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Soggetti di carnagione chiara e pelle sottile, secca, colorito pallido, ipotonici, di temperamento nervoso, sanguigno, senza ‘nerbo”. Rimedio adatto specialmente a bambini scrofolosi, rachitici con testa grossa, sudata, e addome prominente, fontanelle e suture aperte, caviglie deboli, lenti nell’imparare a camminare, ecc.
2 - Paziente ansioso, remissivo, timido (Puls.), ma irritabile se stuzzicato, piagnucoloso, malinconico, desidera essere consolato, non ha fiducia in se stesso, ma riesce ad andare avanti solo con la forza di volontà. Bambini spesso ostinati e testardi, ma che si mettono a piangere se si parla loro con gentilezza (Iod.). Sogni spaventosi; sonnambulismo.
3 - Ipersensibilità mentale e fisica, specialmente ai rumori.
4 - Cefalee croniche, vertigini e sensazione di freddo che parte dalla nuca e va alla sommità del capo; cefalea che parte dalla spina dorsale e si localizza sopra un occhio, specialmente il destro (Sang.), peggiora dalle correnti d’aria e scoprendosi e migliora dalla pressione, coprendosi, da una minzione abbondante, stando steso in una stanza tranquilla e buia.
5 - Stitichezza da debolezza paralitica del retto; le feci in parte espulse, ritornano dentro (Thuj.); prima e durante le mestruazioni; distensione addominale con emissione di flato maleodorante; avversione ai grassi, peggiorata dal latte.
6 - Pelle malsana: ogni ferita va in suppurazione; indurimenti, cicatrici, ispessimenti, malformazioni delle unghie, unghie dei piedi incarnite; facilita l’espulsione di corpi estranei dai tessuti. Effetti nocivi delle vaccinazioni (Thuj.).
7 - Suppurazioni, specialmente di lunga durata, delle ghiandole e delle articolazioni; Silicea fa maturare gli ascessi (in basse dinamizzazioni) e li guarisce dopo che si sono svuotati; infezioni streptococciche, ulcere fistolose croniche, paterecci.
8 - Sudori puzzolenti, specialmente dei piedi; disturbi conseguenti alla soppressione del sudore o di ogni altra secrezione; mani e piedi appiccicaticci.
9 - Dolori puntori, a fitte, pugnalanti, generalmente peggiora dal movimento.
10 - Perdita di forza vitale; freddo ghiacciato a varie parti del corpo:
a) peggioramento dal freddo, specialmente all’avvicinarsi dell’inverno; durante la fase di luna nuova o crescente;
b) tutti i sintomi sono migliorati dal calore (eccetto quelli gastrici), specialmente coprendosi la testa; all’avvicinarsi dell’estate, col clima umido.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 NUTRIZIONE. Bambini. Tessuti [elastici; cellulari]. NERVI. LINFONODI. Tube [Eustachio; dotti lacrimali, ecc., fistole]. Ossa. Cartilagini. Mucose. Cute.
- Lateralità del rimedio: Lato sinistro. Lato destro.
EZIOLOGIA
Affaticamenti e sforzi psicofisici; vaccinazioni; sequele di polmoniti, meningiti o altre affezioni acute; fratture, esiti di traumi della colonna; perdita di liquidi organici; allattamento; abuso di mercurio; inalazioni di silice; soppressione della sudorazione; vaccinazioni; freddo; bagni freddi; ferite con inclusione di corpi estranei.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: la scarsa autostima, l’indecisione, la timidezza, la remissività, l’ostinazione, la meticolosità e l’avarizia. La meticolosità, la precisione e l’avarizia, la tendenza all’introspezione critica, agli scrupoli, ai dubbi e alle crisi morali, l'ostinazione, la timidezza e l’inibizione nei contatti sociali, rivelano dei tratti ossessivi della sua personalità.
Il suo stile di vita si impernia principalmente sull’attività lavorativa, comporta un eccessivo controllo sugli stati emotivi e comportamentali, una coartazione dell’esperienza affettiva e un continuo stato di tensione della volontà. In condizioni di equilibrio la predisposizione per le attività intellettive, la razionalità, la tenacia e la scrupolosità gli consentono di soddisfare il suo imperativo bisogno di autoaffermazione. Tuttavia, il suo metodo di lavoro, minuzioso ed esasperato, implica inevitabili perdite di tempo, impegno continuo e molto stress.
La latente sfiducia nelle proprie possibilità e l’indecisione spesso lo rendono incapace di prendere una decisione in merito a circostanze anche banali o di attuare una risoluzione presa, comportano ansia per il futuro e prima di qualsiasi prova, forti timori per il lavoro e nell’intraprendere nuove attività e incostanza nel rendimento per un’inibizione della volontà.
L’eccessivo controllo sugli stati emotivi e comportamentali cela in realtà forti pulsioni conflittualizzate. Quando vengono elaborate mediante il meccanismo della formazione reattiva e imprimono tratti caratteriologici in parte opposti alle pulsioni. La presenza simultanea di sentimenti opposti impone schemi di comportamento caratterizzati dal fare o dal disfare un’azione, da dubbi paralizzanti, da atti compulsivi di difesa spesso caratterizzati da compulsioni a lavarsi (ablutomania) o a contare in continuazione.
Anche i rapporti interpersonali sono caratterizzati da atteggiamenti ambivalenti di docilità e di ostilità, sono limitati dalla timidezza e dall’inibizione, difettano di autenticità e spesso vengono impostati sulla base dell’ipocrisia. La paura della gente e del pubblico, la cortesia, l’ossequiosità e la remissività rivelano il timore del giudizio e la necessità di essere sostenuto e approvato, ma celano, in realtà, una notevole carica di aggressività latente, egoismo, distacco e scarsa intenzionalità nei confronti del prossimo.
Gli stress, la sensazione di non sentirsi amato, le disapprovazioni e la caduta dell’autostima provocano scoraggiamento, sfiducia, abbassamento del tono dell’umore, irascibilità, abulia e a volte apatia anche nei confronti dei propri doveri o di qualsiasi evento esterno.
MODALITA'
• Peggioramento
FREDDO; ARIA; CORRENTI D’ARIA; umidità; scoprendosi, con il bagno. Sudore soppresso specie dei piedi. Eccitamento nervoso. Luce. Rumore. Scuotimento; della spina dorsale. Cambi di luna. Notte. Sforzo mentale. Alcool. Contatto. Pressione. Cambio del clima. Pettinandosi.
• Miglioramento
CALORE: INDUMENTI CHE AVVOLGONO; sulla testa. Estate. Clima piovoso, umido. Minzione abbondante. Magnetismo ed elettricità.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen



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