Le foreste di tutto il mondo stanno scomparendo sempre più velocemente: bruciate per far posto a piantagioni di palma da olio, allevamenti, infrastrutture e devastate da multinazionali del legname.
Quelle incontaminate del Sud est asiatico vengono violate da una guerra silenziosa che le sta distruggendo: l’avanzata irresponsabile delle piantagioni di palma da olio, di acacia e il mercato della carta stanno facendo scomparire elementi di biodiversità unici.
Il simbolo per eccellenza di questa biodiversità è l’orango, soprannominato “uomo della foresta”.
La sua drammatica diminuzione ci spinge ad un impegno straordinario per :
- proteggere e gestire le aree forestali dove vive l’orango
- creare squadre antibracconaggio per difenderlo
- monitorare i mercati e investigare con le autorità per stroncare il commercio illegale di questi animali
Nel mondo esistono due specie di orango: quella del Borneo e quella di Sumatra. Entrambe sono minacciate.
Dal 1990 ad oggi il numero di oranghi si è ridotto di due terzi: nel Borneo restano 55.000 animali, a Sumatra non più di 10.000.
Dobbiamo concentrare i nostri sforzi per salvarli, prima che sia troppo tardi.
Dobbiamo garantire un futuro a questa specie e possiamo farlo adottandola!
Cosa aspettiamo?
Foto di Maria Teresa de Carolis – Progetto Borneo
Per approfondire la tematica vi invito inoltre a visitare Progetto Borneo e scoprire l’intensa esperienza di Maria Teresa De Carolis
Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro ogni cosa che consumiamo ogni giorno? La rovina più grande degli ultimi decenni è il consumismo sfrenato, l’utilizzo di materie che comportano danni ambientali irreparabili. La foresta pluviale indonesiana è la prima al mondo per la deforestazione, la velocità con la quale la stanno disintegrando è allarmante ed ha superato anche l’Amazzonia(…)
Il mio viaggio doveva essere un documentario, un diario che dimostrasse la situazione di emergenza del paradiso pluviale del Borneo Indonesiano e gli oranghi erano il fulcro diIl mio viaggio doveva essere un documentario, un diario che dimostrasse la situazione di emergenza del paradiso pluviale del Borneo Indonesiano e gli oranghi erano il fulcro di questa avventura. Un viaggio all’interno di un mondo in pericolo, un mondo gravemente danneggiato, un foresta che era stata ridotta dall’originale del 75%, e negli ultimi 10 anni 20 milioni di ettari, dei restanti 80 erano stati disintegrati; continua a leggere…