Se è vero che bisogna conoscere per comprendere, un viaggio in Kenya decisamente preceduto
da adeguate letture è quello che occorre per stabilire un primo e corretto contatto con quel mondo
complesso e misterioso, che si chiama Africa.
Di proposte turistiche, anche alternative, le cosiddette “vacanze intelligenti”, ce ne sono
ormai tante sul mercato ma la sollecitazione maggiore a me è venuta da un libro sui Samburu.
Si tratta di un volume fotografico, in cui alle bellissime immagini s’intercalano interviste
di esperti (missionari,giornalisti, viaggiatori ) che hanno avuto modo d’incontrare il popolo
dei Samburu e di scoprirne, sul campo, valori e tradizioni.
Il libro é edito dagli amici dell’Associazione “Impegnarsi serve” di Torino.
Per saperne di più ci si può rivolgere a :[email protected]
Il libro,redatto nelle sue parti scritte, tanto in italiano che in inglese, si sofferma in particolare
sulla relazione fondamentale che le donne e gli anziani samburu stabiliscono con la natura.
E soprattutto sul come coniugare per i Samburu la loro ricchezza culturale, che è notevole,
con i valori di quella che è oggi la nostra cultura occidentale senza, tuttavia, tradire la propria
identità.
A proposito di religiosità, ad esempio, i Samburu sono profondamente convinti che Dio esiste
e che ogni cosa creata è opera sua.
E questo essi lo comunicano senza difficoltà alcuna, attraverso i loro semplici gesti nel quotidiano,
al visitatore occidentale laico, che sovente è anche molto disincantato.
Infatti, nel volume, il cui titolo è “Samburu. Con altri occhi”, sono riportati anche, insieme ad
interviste e curiosità etnografiche e antropologiche , testi di preghiere
tradizionali e miti, che si prestano ad una catechesi sulla fede, alla vita cristiana e alla preghiera.
I Samburu, con la loro visione del mondo e dell’esistenza, possono insegnarci a riscoprire inoltre
il valore della solidarietà e cosa voglia dire senso di appartenenza ad una comunità.
Una lezione quindi e degli insegnamenti nient’affatto trascurabili.
Alla redazione del volume hanno collaborato e concorso diversi autori tra i quali
L. e D. Poretti, C.Masenga, B. e S.Perotti, e p. Giordano Rigamonti, missionario della Consolata, ideatore e guida di "Impegnarsi serve” .
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)