Magazine Maternità

Cosa bolle in pentola...

Da Goldberry
Allora, che sia chiaro... non è che sono tra quelli che dicono le cose a metà, se la tirano, e alla fine rullo di tamburi... e TAAA TAAAN lanciano la botta!
E'  che ci ho messo un bel po' a metabolizzare la cosa... NO! Non sto parlando del libro...
Lui è li che aspetta, fiducioso che l'editor decida di promuovere o bocciare le mie 20 pagine! (A chiunque voglia accendere un cero, interpellare un santone, leggere le stelle, pregare qualche divinità estinta o qualsiasi altra cosa che possa aiutare, GRAZIE!!! l'attesa mi sta logorando i nervi!)
Sto parlando di questo. Nensi e Ilaria me lo hanno chiesto  "ma di cosa stai parlando??"(e io non ho risposto, scusate tesori stavo raccogliendo pensieri e idee)
Ecco stavo parlando di questo .
Ecco, insomma perchè "pare" e dico "pare" perchè ancora non sono ancora del tutto convinta che sia vero, che scriverò una rubrica sulla famiglia su questo quotidiano on line.
In rete gira ormai da qualche tempo dal 2006, ma ora si sta rimodernando, nuova grafica, nuovo stile, e appunto, nuove rubriche.
Un giorno LaMiaCuginetta mi scrive: "Guarda che qui cercano qualcuno per delle rubriche guarda un po' se ti interessa."
Guardo no? Ci saranno mica dubbi?
Musica, animali, cucina... politica, libri, tempo libero.....
E la famiglia??? Dov'è la famiglia?
Caro Adigetto,  Ho visto che cercate collaboratori, ecco e la famiglia dove la mettete la famiglia?? Bambini, parchi, pannolini, infrastrutture... Depressione, parto, ospedali e tutte quelle cose li?
Non abbiamo pensato a tutto, comunque bella idea! La rubrica è tua!
No, piano! Insomma la rubrica è mia? Ma che il mondo si sta rivoltando? Così su 2 piedi?
Mi trattengo dal chiedere come va con la tossicodipendenza, e la prendo per buona, ci sentiamo più avanti per fissare un appuntamento.
Seeee. Accantono la cosa e procedo con la mia vita.


Messaggio: Cara, ci possiamo vedere per definire la cosa? Dimmi quando sei disponibile.
Non rispondo subito. Aspetto e metabolizzo, metabolizzo e aspetto, decido che è una cavolata e non voglio chiamare, poi la curiosità prende il sopravvento.
E chiamo.
Dopo un paio di giorni l'incontro, ci si vede, si parla, mi convince.
Per qualche ora.
Poi di nuovo dubbi tanti dubbi troppi dubbi.
E una serata che mi aspetta per conoscere i miei futuri colleghi.
I dubbi li ho descritti. Ma sono andata.
I miei colleghi erano li. E erano veri. E avevano i miei dubbi. E questo ha reso tutto più vero. Con alcuni ho scambiato 2 parole, con altri solo un saluto. Me ne sono stata molto sulle mie. Ma con un paio è nato subito un feeling, con una ragazza (che siamo tutte ragazze è!!! Mai dire il contrario!!) sta nascendo già una bella amicizia.
Ma più di tutto erano un gruppo di estranei, che non conoscevo.
Poi è nata l'idea di una cena tutti insieme, per conoscersi e per fare gruppo.
Ancora dubbi..
Andare? Non andare? e che faccio che non conosco nessuno?
Ma non volevo rimanere indietro. Ringrazio la mia cara collega (collega qui, collega mamma e collega tra le mamme per le mamme) che ha fatto il viaggio con me. Mica potevo tirare pacco se ero in parola con lei.
E siamo arrivate al ristorante. Serata tra pesce e musica dal vivo.
Grande tavolata e noi le ultime arrivate (facciamoci riconoscere fin da subito per togliere ogni dubbio) 
Salutiamo tutti, posti liberi in fondo vicino alla porta, vicino a 2 sconosciuti..
Emmmh piacere Stefy
Ciao piacere (nebbia... ormai non mi sforzo neanche più di ricordare un nome al primo colpo)
Piacere (nebbiaaaaaaa)
Io e la collega ci guardiamo e questi? Il nostro sguardo la dice lunga.
Siete anche voi colleghe?
Emmh si questo è il nostro tavolo e voi?
Ah noi no! siamo amici di C.
Ah beh mi pare chiaro, siamo qui per conoscere i nostri colleghi e siamo sedute vicino agli amici di C.
Parliamo tra di noi, a colpi ci capita vicino qualcuno per scambiare 2 parole. A volte ci spostiamo noi. Siamo  la  sede distaccata in trasferta che ogni tanto tiene rapporti con la base.
Poi la base ci chiama, ci trova 2 posti tra quelli che diventeranno nostri amici e andiamo, di corsa... Sia mai che il treno parta senza di noi.
E li si comincia li conosco sul serio, non tutti alcuni, ma ci stiamo lavorando sopra. E mi piacciono davvero, perchè non ho capito come ci sono finita in mezzo a tante belle persone (Insomma dai QUASI tutti simpatici :)) se passi di qui e te lo stai chiedendo SI esatto! Tu!)
E mi piace. Perchè mi sono sentita parte di un gruppo come non mi capitava da tanto.
Mi sono talmente abituata ad essere la mamma  della Tiranna e del Vichingo che a volte mi dimentico che posso essere semplicemente io.
E nel giro di un paio d'ore sono stata classificata "caso clinico" e "pagliaccio" che non è male per una che poi   qualche volta vorrebbe anche essere presa sul serio. Ma poi cade la maschera e resta quello che sono.
Poi mi si chiede "ma ti pagano" e li mi casca il palco, mi sento di giustificare una scelta, perchè no, per il momento no. Ma la verità è che ci credo e ci provo. Ho uno spazio, e questo è già tanto. Poi arriverà il resto. Se lo merito ma questo dipenderà solo da me.
Ora sono li. Le occasioni le ho colte. Basta sfruttarle.
E in pentola bolle anche altro. Ma ne parlerò quando avrò le idee un po' più chiare, per ora è solo l'embrione.
 PS. I dialoghi non sono fedeli all'originale, ma rendono l'idea..

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