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Cosa ci sarà dopo

Creato il 04 aprile 2012 da Fabio1983
Ho sempre ritenuto la Lega Nord uno dei primi motivi di stagnazione economica in Italia. Sì, la Lega Nord. E sulla base di quale “fine” teoria? Una questioncina semplice semplice: i continui veti e (pen)ultimatum imposti agli alleati di governo. Le poche cose buone che l'esecutivo Berlusconi proponeva, venivano infatti costantemente bloccate dal Carroccio da una parte e da Tremonti dall'altra. I primi perché altrimenti il popolo padano si incazzava, il secondo perché era necessario tenere a bada i conti. Pontida, ampolle, Barbarossa, carri allegorici fuori stagione. La Lega è stato sempre un partito del popolo per il (suo) popolo. Solo che poi ha scoperto Palazzo Chigi (croce e delizia di Silvio Berlusconi) e le poltrone di un certo spessore. E i dirigenti tuttofare hanno così iniziato a delegare altri, di dubbia provenienza e curriculum. Come fanno di solito i partiti, insomma. E non sono un bel vedere le forze politiche che sembrano accusare il Carroccio in questo modo: “Siete come noi”. Come ad ammettere, cioè, che il più pulito ha la rogna. Ma era della Lega che parlavamo. E scoprire che anche loro, emblema del nordico celodurismo, sono uomini di argilla dediti al magna magna italico non rallegra affatto. Chi ci sarà dopo la fase di transizione professorale? È bene chiederselo, che i timori di tornare indietro sono alquanto giustificati.

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