cosa dobbiamo aspettarci..dal voto greco..?..un governo balneare ecco…

Creato il 17 giugno 2012 da Gianpaolotorres


Jose Frappa,francese,1854-1904+Frine che mostra il seno ai giudici dell’Aeropago.

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Me ne vado in Grecia come sono abituata.Sono sicura che una cosa così lì non mi capiterà. Possibile denunciarmi per mettermi al sole a seno nudo? E poi denunciata.. da chi?

Da una mamma che aveva due ragazzi di 14-15 anni che mi fissavano con insistenza il petto.

Lasciate perdere le chiacchiere,c’è gente che cerca una privacy che non esiste più  e c’è gente disturbata da chi la..privacy non ce l’ha più.

Il giudice l’ha assolta, ma è un fatto vero successo nel 2010 nel Lazio.

Da noi con la formula governo balneare sono stati definiti, in ambito giornalistico e successivamente nel linguaggio politico corrente, gli esecutivi della cosiddetta Prima Repubblica  formati durante il periodo estivo con il compito sostanziale di gestire gli affari correnti e approvare la legge di bilancio, in attesa di un successivo chiarimento politico che avrebbe consentito la formazione di un governo più forte con un indirizzo politico e programmatico più preciso.

Si tratta, insomma, di un governo concepito sin dalla nascita come temporaneo e destinato ad una durata di pochi mesi.

Il primo governo balneare risale al 1963 ed ebbe come primo ministro Giovanni Leone

Capo Sounion il punto più a sud dell’Attica 

(Archivio Editoriale del 1968)

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A me i Greci son sempre stati simpatici,ma questo non vuol dire che siano un popolo organizzato come i nordici.I Greci sono come noi,tirano a campare alla meno peggio ed hanno fatto ,purtroppo, per necessità come in Sud America,sono scesi in massa sulla capitale, Atene, per avere un lavoro.

Ad Atene risiede il 35% della popolazione totale del paese.

Come dire che Roma metropolitana avesse avesse oltre 18 milioni di abitanti,mentre è scesa invece a 3,8 milioni da oltre i 4 che era.

La densità di residenti ad Atene è di 16mila persone per kmq,impressionante,e ne ha fatto un centro di smog ed inquinamento dalla bella città che era 40 anni or sono.

Vercelli,per farvi un esempio ne ha 590 al km2,Milano,che già sembra affollata,7400,meno della metà.Parigi in compenso ne ha circa 22mila.Ma Londra,meno di Milano,4900.

Salonicco assorbe un milione di persone circa

Gli altri circa 6 milioni di abitanti sono frammentati su di una vasta area mediamente di città e paesucoli,senza contare le isole,oltre 1500.

Immigrati,prima della crisi,circa 700mila.Di cui oltre 400mila albanesi.

Più decessi che non nascite.

I dati sono del 2001.

Allora se volete servire 1500 isole con aerei e traghetti,siete già in rosso.

Altrimenti li lasciate morire sul posto i residenti.Ne viene che i mezzi di trasporto hanno base quasi tutti ad Atene,e volenti o nolenti,nel profitto,danno però lavoro ad un sacco di persone ma a che costo per le sovvenzioni statali è già immaginabile quando pensate ai deficit accumulati dai nostri di traghetti,che poi,noi,di isole ne abbiamo poche e piuttosto molto abitate.

Per cui vedete come i tedeschi nel fare i conti a casa d’altri siano stati dei gran superficiali.

La Grecia era un paese come un altro,quando è entrato nell’euro,ma forse in pochi si sono interrogati sul tipo di economia che un paese è in grado di sviluppare,prima di accoglierlo come partner.

O voi fareste società con chiunque purchè la fedina penale sia pulita?

Le campagne si stanno vuotando e le isole son belle per gli antichi residenti ed i turisti che cercano quella intimità della taverna greca.Ma se non c’è lavoro si va un pò tutti in città.

Non pare ci siano vie di mezzo.

Girate il discorso sul nostro Monferrato quando la Fiat assumeva tutti dalla campagna,e troverete oggi  il deserto nei borghi abbandonati dai vecchi giovani residenti di una volta,con conseguente decadenza dei valori di proprietà e quanto altro.Son rimasti solo degli anziani i quali possono se mai costare in termini di servizi sociali,e nulla più.

Noi avremmo bisogno di immigrazione residente nelle campagne,probabilmente.

I tedeschi sentono di meno questo problema,la loro industria pesante ha fatto da calamita per i paesi limitrofi ex dell’est,ma li ha ridotti in servaggio nelle città.All’inizio l’uomo di campagna ci gode della novità andando a stare in città,è tutto comodo,è tutto bello,poi inizia a vederne i lati negativi,ma quando è troppo tardi.Ricordate la canzone di Celentano sulla via Gluck?

A casa son rimasti solo i genitori.

Per cui la matematica è una gran bella cosa,l’aspetto sociale per non dirla umanità è altro.

Pensate ai palazzoni costruiti attorno a Milano,formicai,ora abitati solo più da immigrati,o certi quartieri  di Marsiglia,uguali se non peggiori,risevati ai nord-africani.

Ad ogni balcone vedete un’antenna della TV e biancheria stesa.Le donne lavorano in casa.

Sono una torre dietro l’altra,quartieri totalmente abitati da stranieri,creati in maniera di dare un ricordo artificiale della terra natìa,ma questa non è integrazione,bensì segregazione.

Ma serviva mano d’opera,e se uno ha bisogno,accetta.

Se poi si accende un focolare di ribellione come nei quartieri di colore della Gran Bretagna,ci sono dei perchè.

In Grecia gli è andata bene che almeno sono tutti greci,ma ad Atene si son ridotti a vivere come in un pollaio.La mentalità della campagna non penso sia diversa da quella nostra delle equivalenti aree dove il sole ti martella per più di metà dell’anno.

Molti operai generici poi,si facevano pagare a giornata,senza contributi per la pensione.Un paese di estrazione rurale di quel tipo è anche mediamente poco istruito.

Il commercio è quello che può essere come è organizzato oggidì,dove i supermercati hanno liquidato le botteghe.

L’industria,invece,almeno per quanto mi ricordo,è in mano a gente di qualità.. superiore.Non si rendono conto di essere indietro di tanti anni rispetto agli omologhi europei o turchi,e vivono di prosopopea come succede quando il potente domina in un borgo piccolo.

Quando si svegliano,di solito è tardi.Ma son cose successe anche da noi.

I figli del padri fondatori sono mediamente delle schiappe.

Politicamente,i nostri amici Greci hanno cercato di difendersi come potevano,in mezzo ad un marasma che li ha portati ad avere i militari al governo quando da noi invece se ne andavano in pensione.

E’ terra di emigranti.

Ma quelli rimasti a casa fanno come noi.

Cento partiti dove trovare un accordo è difficile.Oppure due partiti di stile oligarchico,dove il potere si passa di padre in figlio.In certi casi anche di nonno..in nipote.

L ‘onore di essere membro dell’Euro,il salotto buono, ha dato alla testa a qualcuno,ma non alla gente semplice che si è vista anche lì raddoppiare i prezzi e restare con solo la metà dello stipendio in tasca come da noi.

E’ la solita del siamo ricchi..arriva tutto dall’estero..ed è regalato,sino al momento in cui arrivano anche le scadenze.

La figura dell’immigrato più povero, nel mondo del lavoro e nella società corrente, ha creato uno sconvolgimento,ed anche il nostro povero nostrano trova sempre uno più povero di fuori che si accontenta di ricevere lo stretto necessario ed a cui girare le proprie incombenze,le più faticose e che acquista quanto noi scartiamo.

Ma non può anche andare a scuola in vece nostra.Quello.. o ce lo facciamo da soli o restiamo indietro.

Cosa volete che esca dalle urne questa sera? Altre parole,infatti non per nulla gli è stato dato mandato un’altra volta dal Parlamento greco.

Per quel poco di mediterraneo che abbiamo imparato tutti,il coltello dalla parte del manico ora ce l’hanno loro,ufficializzato da chi ha deciso che ci voleva la volontà popolare,anche in caso di brutte figure.

La colpa.. a chi gliela giriamo?

Al popolo!

Probabilmente la tireranno per le lunghe e parte dei debiti verrano cancellati,oppure se ne andranno nei tempi che vorranno loro.

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