Ne leggete tutti i giorni ma non sapete ancora cos'è lo spread?
Nei titoli dei quotidiani di questi giorni, allarmati per la speculazione finanziaria che in questi giorni affligge l'Europa, compare spesso un termine, usato quasi in modo minaccioso, ossia lo “spread” il cui valore al momento è al massimo storico da quando è stato introdotto l’euro.
Spread dalla lingua inglese significa “larghezza”, “apertura” (ma anche “espansione”, e “forbice” in senso figurato inteso come "divario") e viene impiegato oggi nel glossario finanziario per spiegare la differenza tra la resa dei titoli di stato italiani e quelli della Germania, benché possa applicarsi a diverse coppie di valori paragonabili e misurabili nel tempo.
Quando si dice quindi che lo spread si alza, significa che il valore dei titoli di stato italiani vanno a picco rispetto al valore dei corrispettivi tedeschi.
Come funzionano i titoli di stato e lo spread?
Tutti gli stati mondiali immettono sul mercato, con aste eseguite con cadenza periodica, un certo numero di titoli obbligazionari, per acquisire liquidità dai mercati finanziari e potere così finanziare il debito pubblico nazionale. Si vende praticamente un pezzo di stato, a investitori esterni, che comprano quindi una porzione del valore dell'azienda Italia.
Nel caso italiano, i titoli di stato sono rappresentati dai BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) che, due volte al mese, vengono posti all’asta dalla Banca d’Italia (Bankitalia S.p.A.).
I BTP hanno scadenza a 3, 5, 10, 15 e 30 anni. Ma cos'è questa scadenza? In pratica, lo stato promette a chi investe acquistando i buoni del tesoro poliennali, che al termine del periodo, se avrà investito sul suo debito pubblico (se gli presterà quindi i propri soldi), riceverà indietro il proprio capitale investito, mentre durante il periodo di attesa fino alla scadenza, riceverà periodicamente le cedole di interessi.
Lo spread in finanza
Lo spread è un valore che sta a rappresentare una differenza (in gergo, "un differenziale"). Si tratta a tutti gli effetti di una differenza numerica. Nel gergo finanziario e soprattutto in Italia, tale termine è impiegato per rappresentare la differenza dei titoli di investimento BTP (Buoni pluriennali del tesoro) e i Bund tedeschi (l'alter ego tedesco dei BTP). Il raffronto è fatto sul tasso di interesse decennale del rendimento dei due investimenti.
Come si calcola lo spread?
Si esegue il calcolo dei BTP decennali ipotizzando il rendimento al termine del periodo decennale per un'unità di investimento e si affianca al risultato della stessa operazione effettuata sui Bund. La differenza tra il più alto e il più basso determina lo spread tra i due rendimenti (la differenza tra i due rendimenti)
Che significa avere uno spread alto o basso?
Come in tutti gli investimenti economici, quando un titolo ha un forte rendimento finanziario, anche il rischio ad esso associato è elevato. Minore è il rischio dell'investimento, maggiore è la tranquillità di avere il pagamento al termine del periodo di vincolo.
Ecco quindi che quando lo spread sale, il rischio dei titoli di stato italiani aumenta, aumentando anche il rendimento degli stessi, mentre nello stesso momento gli investimenti sul Bund sono meno redditizi ma sicuramente più solvibili da parte dello stato tedesco.
Gli impatti sui mercati
Quando lo spread aumenta il nostro paese viene visto come "maggiormente a rischio" e i nostri titoli di stato diventano più rischiosi, perdono valore e non vengono acquistati sul mercato internazionale; lo stato italiano incassa meno liquidità e il tutto contribuisce alla riduzione del capitale statale, oltre che contribuire all'aumento dell'immagine negativa e poco affidabile del nostro sistema economico/societario.
Approfondimenti sullo Spread
Fonte originale: Informazione e news.