Oggi sul sito di Repubblica.it comparivano delle foto delle attiviste di Femen che, per protestare contro l’attacco della Chiesa ai diritti delle coppie gay, si sono spogliate in topless durante l’Angelus domenicale del Papa, in piazza San Pietro.
Senza voler entrate nel merito della protesta, tra le varie foto delle attiviste ne compare una dove una giovane -a seno nudo- è scortata via da due carabinieri in divisa, con il colonnato del Bernini come sfondo.
Un dubbio mi è sorto spontaneo. Piazza San Pietro è parte dello Stato Città del Vaticano:
«L’Italia riconosce alla S. Sede la piena proprietà e la esclusiva potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, come è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Città del Vaticano, per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente trattato [...] »
(Patti lateranensi, 11 febbraio 1929)
pertanto, alla luce dei Patti Lateranenzi, cosa caspita ci fanno due Carabinieri della Repubblica Italiana in servizio, come forza di polizia, all’interno dello Stato Vaticano ?
Eppure, da una breve ricerca, risulta che lo Stato Vaticano ha la sua forza di polizia, la Gendarmeria Vaticana, regolarmente stipendiata dalle casse vaticane, che dovrebbe occuparsi delle quesioni riguardanti l’ordine pubblico entro i confini dello Stato Vaticano. Come è possibile, tra l’altro, che il Vaticano possa sopportare una ingerenza così pesante del servizio di polizia italiano entro i propri confini ?
La risposta è presto detta: i Carabinieri sono stipendiati dallo Stato Italiano, da tutti noi cittadini attraverso le nostre tasse, anche per fare servizio d’ordine durante l’Angelus domenicale per Papa. Se qualcuno non trova assurda una cosa del genere, non si lamenti se, quando sorprende i ladri in casa o stuprano una donna, non c’è mai una volante in servizio….