Magazine Diario personale

Cosa ho imparato durante le ferie

Da Slela
Due settimane di ferie ho fatto, non succedeva da dieci anni.
Ho chiuso baracca e burattini e mi sono data alla macchia.
Ecco cosa ho imparato (sì, un'altra lista, c'ho la fissa).
1. Non è vero che a stare a casa tutti i giorni si diventa matti.
Ora che i bimbi sono più grandi me la sono goduta alla grande. Darei non so cosa per avere almeno il part-time, ma non è possibile, me ne sono già fatta una ragione da tempo.
Mio marito ha detto: "quando non lavori sei più bella".
Lo prenderò come un complimento...
2. Non sono internet-dipendente.
Praticamente non ho mai acceso il computer e sono sopravvissuta.
3. Regali.
Se l'anno scorso il regalo più apprezzato è stato la torcia, per giocare al buio, quest'anno è stato un oggetto simile, la coccinella, quella che proietta il cielo stellato sul soffitto. I bimbi ci giocano anche di giorno, e di sera vanno a dormire col sorriso.
4. I gemelli hanno fatto passi da gigante
da quando è iniziato l'asilo, il vocabolario si è enormemente ampliato, anche se solo parole ancora, niente frasi, e anche le loro capacità artistiche sono migliorate.
Per non parlare dell'autonomia nelle attività quotidiane.
5. Bimba Bella è un fenomeno.
Si è finita uno dei libri portati da Babbo Natale (Fairy Oak) in sole due settimane. E pensare che fino all'anno scorso non sapeva leggere.
6. La casa si pulisce da sola.
E' quello che mi sono ripetuta 6 giorni su 7 per evitare le faccende domestiche.
7. Qualcuno lassù ci vuole bene,
tanto sole e tanto caldo, abbiamo passato tantissimi giorni a passeggiare in spiaggia, nelle ore più calde. Abbiamo respirato profumo di sabbia e di salsedine a pieni polmoni. Fantastico.
E ora sono ripartita già piena di lavoro, con tante ore consecutive e relativa stanchezza la sera.
Finché c'è lavoro, c'è speranza, avanti tutta!

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