Che non significa farlo bene. Quella e' pur sempre la terra che ha dato i natali al Parini ma che preferisce ricordare l'inventore della chiave a brugola.
Li' non si coltiva nulla: si costruiscono capannoni e villette a schiera. Tanto gli ortaggi non servono come antipasto. Abbiamo i salumi, rigorosamente da abbinare ai nervitt.
Li' si lavora tanto, facendo fatica e muovendo velocemente le mani. Il blogger non sara' mai un lavoro ma solo un modo per perdere tempo.
Ma cosa ho imparato in un anno di italo-lombardo a glasgow?
- la maggior parte dei lettori sono donne: oltre l'80% dei commenti ricevuti arriva da loro. Che potrebbe significare che gli uomini leggono senza interagire con l'autore, sebbene il numero di blog femminili e' di gran lunga superiore a quelli scritti da uomini;
- che gli italiani hanno sempre un opinione: adoriamo esprimerla, anche quando non e' richiesta e anche quando schierarsi da una parte o dall'altra non e' necessario. Cosa che invece non farebbero gli scozzesi, popolo che tende a non ostentare la propria opinione, quasi a nasconderla;
- si guadagna poco: pochissimo per ora, fatta eccezione per qualche voucher generosamente elargito da alcuni benefattori.
- io non sono un blogger, come ben dimostra il risultato. Cio' che faccio lo faccio per puro divertimento, per meglio conoscere il posto nel quale vivo, per conoscere gente nuova e migliorare le mie scarse competenze informatiche. Nella vita di tutti i giorni sono un ragioniere, uno dei migliori che la scuola superiore italiana abbia mai saputo vendere all'estero;
- da un italo-lombardo a Glasgow passano circa 300 lettori al giorno, che sono poco meno di 10.000 visite al mese. Per aumentare i numeri (ed il potenziale guadagno) e' necessario investire tempo, scrivere regolarmente e utilizzare i social media. Personalmente utilizzo solamente twitter, nemmeno troppo regolarmente e con il minimo sforzo;
- i blog sono nati in America nei primi anni '90. Nel blog due fattori sono altrettanto importanti: contenuto e forma. A distanza di oltre 20 anni, la tecnologia per migliorare il secondo fattore (che e' di fatto la grafica del blog) continua ad arrivare da oltreoceano. Per inspirazione e trend, i mercati di riferimento sono sempre quelli anglosassoni.