Abbarbicata all’estremo nord-ovest della Spagna, tra il Portogallo e l’Oceano Atlantico, fa storia a sé.
Di sana e robusta tradizione marinara, ha le radici in quel misterioso mondo celtico ancora così presente nei suoi boschi, sulle scogliere della Costa della Morte, dove ieri i pirati e oggi i contrabbandieri tentano la fortuna, nelle sue tradizioni, in quel lunghissimo cammino che termina proprio qui, a Santiago de Compostela.
Ma fuori da quel nastro di pellegrinaggio, dove le nazionalità si mescolano, la Galizia è una terra poco battuta se non dal vento: la luce de La Coruna e quel senso di fine della terra che si respira a Vigo, nella Rias Basas, i portici di Pontevedra, la Ruta megalitica delle Rias Altas, i bar, le strade, le spiagge bellissime, i ristoranti.
E poi la gastronomia: pesce, frutti di mare a volontà, i peperoni di Padròn, dolcissimi e saporiti, e ancora i pinchos e le tapas, spesso servite gratuitamente insieme alla birra, esclusivamente Estrella Galicia (bevuta più volte per il progetto cerveza), e al buonissimo Albarino, il vino bianco fruttato.
Se ancora non siete convinti, leggete cosa mangiare in Galizia, avrete voglia di partire all’istante.
Sua maestà il Polipo
Il polipo in Galizia è una faccenda seria, serissima: qui ci sono i polipi dell’Atlantico, grossi, sodi e carnosi. Lo troverete ovunque, come incapperete dappertutto nelle pulperie, i locali dove il polipo la fa da padrone (ce n’è una anche all’interno dell’aeroporto di Santiago). Inutile darvi un consiglio su dove mangiarlo: ce l’hanno tutti ed è sempre buono.
Viene cucinato in diversi modi, ma di solito è servito ‘a gallega‘ (o ‘a feira‘): ovvero bollito, quindi tagliato a pezzi e condito con olio, sale e paprica, a volte accompagnato dalle patate. Assaggiarlo una volta significa condannarsi alla dipendenza perpetua.
Frutti di mare e crostacei
Cozze, vongole, cannolicchi, noci di mare, ostriche, granchi, granseole, capesante (cioè la conchiglia simbolo del cammino di Santiago): se vi piacciono i frutti di mare e i crostacei, amerete la Galizia. Li trovate pressoché ovunque e sono sempre freschi, ciccioni e buonissimi.
Al mercato di Santiago potete acquistarli freschi dai banchi dei pescivendoli e poi farveli cucinare per 4 euro a testa: a Vigo, vicino al porto, trovate ostriche freschissime ma può succedere di innamorarsi dei cannolicchi cucinati dal ristorante Michelin nella sconosciuta Laxe, sulla Costa della Morte.
Percebes
Pimiento de Padròn
In Galizia i peperoni sono verdi, piccoli, gustosissimi e hanno la Denominazione d’Origine: sono i classici pimiento de Padròn e se state pensando a lotte feudali tra contadini e vassalli siete fuori strada.
Padròn è un piccolo paese galiziano dove, secondo la leggenda, approdò la barca contente il corpo e la testa decapitata di San Giacomo: un tempo era suol mare e i pellegrini venivano fin qui al termine del cammino per raccogliere la conchiglia simbolo del pellegrinaggio.
Lacòn gallego
Empanada Gallega
Pesce
Queso de tetilla
Tarta de Santiago
Infine, in Galizia trovate anche piatti a base di carne: pollo, maiale, manzo, sono spesso ottimi e teneri e cucinati in diversi modi. Essendoci stata in estate e avendo trovato quasi sempre bel tempo, ho preferito il pesce, ma le poche volte in cui mi è capitato di assaggiare un piatto a base di carne l’ho sempre trovato molto buono.
Un altro piatto tipicamente invernale è il caldo gallego, cioè una zuppa che a seconda può essere solo di verdura o contenere anche salsiccia e altre tipologie di carne. Di sicuro, i fagioli non mancano mai.
Infine, potrebbe capitarvi di trovare nel menù il cocido gallego: è uno stufato a base di diversi tipi di carne, soprattutto di maiale, verdure e legumi.