Cosa ne sarà ora di "er Pelliccia"?

Creato il 18 ottobre 2011 da Dagored

La caccia al Black Bloc, lanciata da Il Giornale e da altri mezzi di informazione ha individuato e catturato il primo dei presunti, perché in un paese democratico e liberale tutti sono presunti innocenti se non colpiti da condanne passate in giudicato, responsabili dei disordini seguiti alla manifestazione di sabato scorso a Roma.
Il ragazzo è uno studente in psicologia di 24 anni, che di nome farebbe Fabrizio Filippi, ma che pare essere più conosciuto come "er pelliccia", iscritto al primo anno in una università privata e considerato da tutti come appartenente ad una "buona famiglia" (che è naturalmente scioccata per l'arresto del figlio), anche se non gli manca qualche precedente per possesso di stupefacenti.
Un presunto black bloc assolutamente rientrante nella normalità quotidiana, dunque, ed esattamente il black bloc che ci si aspetterebbe di incontrare in simili circostanze.
Da sottolineare l'attrazione verso gli  estintori, che sembra essere una costante tra i dimostranti nostrani, attrezzo che il ragazzo dice che maneggiava per spegnere gli incendi che divampavano nelle sue vicinanze, naturalmente.

 Adesso sarà interessante vedere se gli inquirenti riusciranno a dimostrare la responsabilità diretta di fabrizio Filippi detto er pelliccia nei danneggiamenti del sabato, o se ancora una volta avranno la meglio le argomentazioni dei difensori, che dimostreranno invece la estraneità del ragazzo alle devastazioni del fine settimana romano.
Che non è così semplice arrivare ad una condanna anche verso chi sembra essere stato preso quasi con le mani nel sacco lo sanno per primi gli esperti del ramo, ovvero gli organizzatori e gli esecutori delle dette azioni, che oggi si prodigano nel dare consigli su come comportarsi in caso di perquisizione della polizia o di arresto da parte degli stessi.
Del resto il soccorso rosso è nel nostro paese una istituzione ormai antica e radicata e, specialmente dopo che sarà passata la prima indignazione per gli incidenti e le devastazioni della scorsa settimana, saranno in tanti a fare distinguo e considerazioni giustificatorie.
Qualcuno ha già cominciato, tirando fuori un ragionamento altrettanto antico e radicato, come quello del non con i black bloc nè con lo Stato (o se preferite non con il governo), e che riscuote sempre un certo successo.
E poi certi ambienti riscuotono sempre una certa simpatia, specialmente se uno si chiama "er pelliccia", nomignolo che fa tanto baretto da rione romano e certamente non può appartenere a qualcuno di veramente pericoloso.
Che poi ci penserà qualche magistrato comprensivo ed illuminato a capire che non sarà il caso di calcare troppo la mano su qualche giovane che ha si sbagliato, ma in fondo giustificato da tutta una serie di motivazioni sociali, morali, politiche ed economiche che non potranno essere certo dimenticate. Senza considerare che non si può certo rovinare l'esistenza di un giovane di buona famiglia solo perché ha dato al fuoco qualche automobile.

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