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Cosa non si fa per pararsi il sedere

Creato il 03 marzo 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Cosa non si fa per pararsi il sedere

Roberto Maroni, Ministro degli Interni e quindi supervisore sulle elezioni, ha deciso che le elezioni amministrative si terranno il 15 e il 16 maggio, il 29 e 30 gli eventuali ballottaggi. Il decreto sarà firmato nei prossimi giorni.

Fin qui, niente di male.

Ma da decidere c’è anche la data dei referendum. Il popolo è chiamato a decidere su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Mica roba da ridere. Ma per questi, Maroni non ha ancora deciso, scegliendo il 12 giugno, ultimo giorno utile, come data più probabile.

Chissà perché così avanti? 

Perché d’estate nessuno ha voglia di andare a votare per i referendum, quindi è più difficile che si arrivi al quorum. Soprattutto su questioni così delicate: il nucleare è ancora un tema caldo e non digerito dagli italiani (che se lo vedono propinare di nuovo dopo che un referendum l’aveva mandato in pensione), l’acqua pubblica è un cavallo di battaglia della Sinistra e di tutti i movimenti. Il legittimo impedimento, beh, quello è un sì o no a Berlusconi.

Non fare l’election day è una contraddizione abnorme per un partito che si era scagliato contro le celebrazioni perché costavano troppo. Fare un turno elettorale in più costerà circa 300 milioni che potevano essere meglio investiti.

Poco importa, ora la parola è al popolo. Che sia 12 giugno, 15 agosto, 25 dicembre o 1 gennaio non conta: la gente si mobiliterà comunque per tutelare i propri interessi.

 


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