Perché l’Italia è così depressa, ovviamente dal punto di vista economico?
Quello che ha accertato questo ente è che i cittadini sono appunto depressi, siano poveri o benestanti non ha importanza, ma con delle tendenze ben precise, come ad esempio la difesa
dei privilegi da parte di chi ne è in possesso.
In questo modo, nessuna nazione può guardare al futuro, perché mancano dei requisiti fondamentali, come lo sviluppo e la democrazia. In pratica, l’Italia vista dall’Eurispes è in piena crisi economica, bloccata e immobile da tutti i punti di vista e senza alcuna fiducia nei confronti delle istituzioni. Come ha precisato lo stesso numero uno dell’Eurispes, Gian Maria Fara, ogni classe sociale ha i propri motivi per lamentarsi, i più poveri perché non possono riscattarsi e i più ricchi perché si sentono troppo criminalizzati.
Ci sono poi dei dati che confermano che la nostra è una società feudale: il lavoro sommerso ne è una chiara testimonianza, con i suoi 540 miliardi di euro totali (ben il 35% del prodotto interno lordo) e una evasione fiscale conseguente di quasi 250 miliardi. La ricetta, però, è più semplice di quanto ci si possa attendere e consiste in una nuova politica dalle buone intenzioni.
Quali altri elementi sono emersi con maggiore evidenza?
Anzitutto, il 67% degli italiani presi come campione hanno affermato che la situazione economica del paese è nettamente peggiorata (solo il 6,1% ritiene ci sarà un miglioramento); inoltre, le famiglie sono state costrette a dimenticare il significato della parola “risparmio”, tanto che il 26,2% degli italiani ha dovuto chiedere un prestito bancario per vari motivi, in primis il mutuo della casa e il pagamento dei debiti che sono stati accumulati.
L’Eurispes, infine, ha voluto citare anche i celebri Compro Oro: il fatto che sempre più persone si rivolgano a loro significa che la crisi spinge a queste soluzioni “estreme”, visto che l’8,5% del campione intervistato ha confessato di avervi fatto ricorso. Insomma, si tratta di una fotografia dalle mille sfumature, ma tutte convergenti verso la fase cronica della depressione economica. fonte