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Cosa sta succedendo in Siria?

Creato il 02 settembre 2013 da Salvatore Cugliari

siria-syriaIn questi giorni tutti i dizionari sono al lavoro per modificare il significato di attualità. Ebbene si, il nuovo sinonimo di attualità oltre a modernità e novità è, almeno in queste ore, “conflitto in Siria”. E proprio in virtù di questo, oggi, come è successo, tempo a dietro, con la Corea, andremo a vedere le cause che hanno scatenato questo conflitto e il possibile susseguirsi degli eventi.

Lo scontro siriano è nato conseguentemente alle rivoluzioni avvenute in Tunisia, in Egitto e in Libia. Grazie a poderosi colpi di stato la popolazione tunisina, egiziana e libanese è riuscita a cacciare i precedenti dittatori dalle proprie nazioni. La gente siriana stimolata da questo spirito rivoluzionario ha sperato che fosse possibile fare lo stesso nella propria patria. Così purtroppo non è stato e la situazione è degenerata. Ora in Siria si sono formate due diverse frazioni. Da una parte c’è Assad con i suoi alleati storici ovvero l’Hezbollah (partito sciita del Libano fondato nel giugno 1982, dotato di un’ala militare, con sede in Libano), l’Iran e la Russia. Dall’altra i ribelli sunniti a cui si sono aggiunti molti estremisti islamici. I ribelli sono appoggiati dalla Turchia, dall’UE e dagli Stati Uniti che da poco hanno iniziato a rifornirli di armi come la Russia e l’Iran riforniscono Assad. Attualmente Assad è stato accusato dagli USA di aver utilizzato armi chimiche sulla popolazione e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, chiederà l’ok del Congresso per procedere con i raid in Siria anche se “ritiene di avere il potere di ordinare un attacco senza autorizzazione”. L’attacco come specificato da Obama “potrebbe essere domani, fra una settimana o un mese e sarà limitato nella portata”. Insomma, l’attacco americano è alle porte e Assad sicuramente non rimarrà con le mani in mano. E’ indubbio che dietro l’attacco americano oltre all’umanità ci siano diversi interessi dietro. Indipendentemente da questo l’unica vittima di questo conflitto è la popolazione. Una popolazione colpita non solo materialmente ma anche umanamente.


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