Che abbiamo fatto negli ultimi giorni?
Abbiamo portato la Purulla dall'ortopedico.
Visita attesa molto a lungo, nonostante fosse a pagamento, in quanto il luminare in questione è bravo e richiestissimo.
Dal punto di vista clinico tutto bene: la camminata Rubini, come la chiamo io, si correggerà da sola nel corso degli anni, senza bisogno di plantari o altro.
Quello che ci ha colpito -oltre alla bravura del dottore- è stato quello che ha detto della bimba, del suo sguardo "che ti scruta e ti sa".
Io mi sto schiudendo, nel senso che fino a poco tempo fa ero diffidente nei confronti degli estranei delegati alla cura della mia preziosissima creatura.
Ieri sera la creatura mi ha raccontato che la maestra C. aveva letto una bella storia, e me l'ha raccontata, col bimbo Roberto e il mostro della rabbia.
Mi è tornato in mente uno dei tanti bellissimi post di Suster che parlava proprio di quel libro, e mi sono detta "però, la maestra C.!", allora è davvero in gamba come mi era sembrata a pelle, per poi essere travolta da mille dubbi mammeschi nella fase della crisi.
Stiamo crescendo insieme, e questo è meraviglioso.
Il week-end è stato bello da ogni punto di vista, anche da quello meteorologico, che a novembre non è così scontato.
Domenica mattina mi sono goduta una chiacchierata fiume con la mia migliore amica, che non vedevo alla luce del sole forse da un anno.
Domenica pomeriggio invece siamo andati al circo.
Mi reputo un'animale più che un'animalista, non sarò mai vegetariana, però da bambina mi ero ripromessa che mai e poi mai più sarei andata di nuovo al circo.
Avevo nove anni, avevo assistito a uno spettacolo ignobile, con animali maltrattati, pieni di cicatrici e sguardi tristi.
Circo Orfei, eh, mica vattelapesca.
Le mie buone intenzioni e la mia coerenza si sono infrante contro i manifesti dell'American Circus (Togni, insomma), il tendone in bella vista vicino a casa nostra e la puntata di Peppa "il circo di Peppa".
Mi sono documentata, per quanto possibile, ho letto un articolo confortante sul trattamento degli animali da parte della famiglia Togni e abbiamo deciso di andarci.
Non ci siamo sbagliati.
E' stato un bellissimo spettacolo, con molti numeri e poche specie animali (pony, cavalli, elefanti e tigri).
Elisa ha fatto il giro sul (non mini) pony e ha assistito allo spettacolo seduta e divertita, con un'espressione di meraviglia negli occhi, applaudendo di gusto quando qualcosa la colpiva particolarmente.
Per noi lo spettacolo è stato guardar lei emozionarsi, insomma.
Quanto agli animali, beh, mi sento attualmente di poter fare un distinguo tra circhi buoni e circhi cattivi.
Le tigri si comportavano col "domatore" come fa Attila con noi: dopo aver ricevuto il premio gli davano una zuccatina sulla schiena, per dire.
Mi torna in mente, non so perché, la signora che incontro spesso alla pasticceria vicino a casa, che aveva il carlino Benito e ora ha il carlino Zeno, e una volta ho commesso l'errore di dirle quanto mi fosse sempre stato simpatico anche Benito, e a lei è venuto da piangere.