Dalle prime ore del mattino è in corso un’operazione dei Carabinieri di Cosenza nei confronti di una decina di persone accusate di usura ed estorsione.
Il giro di denaro “prestato” è di 500.000 euro a tassi variabili dal 10% al 40% mensile, i fruitori erano pensionati, commercianti e piccoli imprenditori in difficoltà economiche.
Ci sono anche parenti di Giuseppe Ruffolo, un pregiudicato di 33 anni ucciso lo scorso anno a Cosenza, tra le persone arrestate stamani dai carabinieri per usura ed estorsione.
Ruffolo, assassinato in un agguato il 22 settembre scorso mentre era alla guida della sua auto da un uomo che gli ha sparato con una pistola calibro 7.65, era stato arrestato per usura nel 2009.
Per il movente del delitto gli investigatori seguono la pista della vendetta maturata negli ambienti della criminalità e, in particolare, nell'ambiente degli usurai.
L'inchiesta di oggi, comunque, non riguarda quel delitto.
I dieci provvedimenti restrittivi eseguiti oggi dai carabinieri sono stati emessi dal gip del Tribunale di Cosenza Luigi Branda, su richiesta del procuratore Dario Granieri e del sostituto Giuseppe Cozzolino. L’inchiesta è nata nel 2010.
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