“Com’è ormai costume consolidato dell’associazione – dice il Direttore artistico Ino Cardinale - nelle nostre iniziative tendiamo a coinvolgere oltre agli autori ed ai lettori,
anche altri soggetti, di un certa rilevanza, per fornire il massimo dell’informazione e della conoscenza.
Nel caso di Corrao si tratta di scoprire un pezzo consistente della storia recente siciliana sia politica – Corrao è stato uno dei protagonisti del cosiddetto ‘milazzismo’, oltre che, per 25 anni, sindaco della Gibellina post-terremoto -, sia culturale, perché proprio a Gibellina c’è stato un concentrato di produzione artistica di portata mondiale che continua ad essere promosso ogni anno con le “Orestiadi”.
Il teatro è il settore artistico, nel quale abbiamo già ottenuto buoni risultati per una compagnia di dilettanti.
Con “‘U curtigghiu ‘nt’a ‘u c urtiugghiu” – un testo di Ino Cardinale che ha tratto spunto da “Il “Cortile degli Aragonesi“, la nota “vastasata” palermitana di ignoto del ’700, tutto in dialetto – 38 componenti dell’associazione hanno interpretato con la regia dello stesso Ino, altrettanti personaggi, recitato in diversi “bagli” e “cortili” siciliani, per poi concludere, lo scorso ottobre, all’Auditorium “Ennio Morricone” della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “Tor Vergata”.Attualmente, due nostri soci stanno lavorando all’adattamento teatrale di due testi: Adalberto Magnelli ha per le mani “Processo a Socrate” un suo testo ideato e scritto su libera ispirazione dall’opera dello scrittore saggista e umorista Achille Campanile “Vite degli uomini illustri”.Giacomo Greco ha un impegno molto delicato, oltre che affascinante: l’adattamento teatrale de “Il Turno”, un romanzo breve, o racconto lungo che dir si voglia, di Luigi Pirandello.Accanto ai due, Ino Cardinale si sta occupando dell’atto unico, sempre di Pirandello, “La sagra del signore della nave” , che per l’evidente coralità e vivacità espressiva si adatta bene alle caratteristiche già evidenziate nelle precedenti esperienze teatrali realizzate dall’Associazione.Le tre opere – costituenti, insieme alla ripresentazione de’ “‘U curtigghi ”nta ”u curtigghiu”, un unico progetto portato avanti in sinergia con la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – saranno messe in scena da lunedì 3 a giovedì 6 ottobre di quest’anno presso l’auditorium “Ennio Morricone” della stessa facoltà e presso un noto teatro al centro della Capitale, con quasi certe riprese televisive nazionali.E ciò, in linea con quel proficuo rapporto di simpatia e collaborazione che si è aperto lo scorso anno, grazie ai proff. Alessandro Finazzi Agrò (con antenati terrasinesi) e Rino L. Caputo – il primo, già Rettore di “Tor Vergata”; l’altro, Preside della Facoltà citata, che presto avremo ospite nell’ambito di un convegno, organizzato dalla nostra Associazione con un importante organismo di studi pirandelliani agrigentino, dal titolo “Il teatro siciliano intorno a Pirandello”, che vede tra i relatori i nostri Adalberto Magnelli, Giacomo Greco, Ino Cardinale e me stesso.Un rapporto che ci onora e che vogliamo mantenere, tenendo alto, nel nostro piccolo, il nome del nostro paese, del nostro territorio e – non è presunzione! – della nostra Isola”.
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Roberto Conigliaro
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