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Costa Rei forse di un migrante il corpo restituito dal mare

Creato il 26 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

migrante a costa reiDai primi accertamenti sulla salma effettuata all’Istituto di medicina legale di Cagliari  ieri pomeriggio, sono emersi due elementi che potrebbero condurre ad una svolta nell’identificazione del corpo ritrovato sabato nel mare di Costa Rei, Cagliari: un telefonino e ciò che resta di un foglio scritto in arabo.

Certo il cadavere dell’uomo non indossava la muta, né era un surfista. Quella che a prima vista poteva  sembrare una muta da sub sono sei maglioni e una maglietta dell’Inter, rimasti in acqua per chissà quanti giorni e che certamente servivano al malcapitato per ripararsi dal freddo. Molto poi potrà raccontare il cellulare che potrebbe addirittura portare alle generalità dell’uomo.

Questi i nuovi elementi nelle mani degli inquirenti. Tutto fa pensare a uno dei tanti disperati nordafricani finiti in acqua negli ultimi mesi durante la traversata verso Pantelleria o la costa sulcitana a bordo delle carrette del mare, che non è riuscito a toccare la terraferma ed è finito in mare molto prima. Rimane da capire se l’uomo è caduto in acqua o è stato assassinato come spesso capita a chi affronta le traversate gestite dai Caronte del Mediterraneo.

Andiamo con ordine. Sabato pomeriggio il corpo è stato notato a due miglia dalla spiaggia di Costa Rei ed è scattato l’allarme alla Società nazionale di salvamento e alla Capitaneria di porto di Villasimius. L’intervento, nonostante il mare mosso, è stato immediato e la Capitaneria ha trasportato il corpo nel porto di Villasimius, i resti poi sono stati trasportati a Cagliari nel cimitero di San Michele a disposizione del medico legale e degli inquirenti che hanno avviato le indagini per identificare la vittima. Il giallo che in un primo momento sembra essersi svolto tra Olbia e Costa Rei ha preso una altra direzione e, le illazioni degli scorsi giorni sono state smentite dagli ultimi rilievi, non si tratterebbe con certezza di Giuseppe Nanula, 27 anni, sottocapo della Guardia costiera inghiottito dalle onde il 29 marzo nei pressi di Olbia, ma il corpo quasi totalmente scarnificato sarà meglio identificato nei prossimi giorni dopo l’autopsia.

 

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