Ecco dove ci hanno portato la liberalizzazione, la privatizzazione, la cattiva programmazione dei servizi. Qualcuno si è accorto ora che c’è chi non riesce a pagare la bolletta del gas. E oggi qualunque diritto ha un prezzo. Dopo tanti anni l’effetto dei princìpi del liberismo affermati dall’Unione europea, accompagnati dall’inefficienza del ceto politico berlusconiano, ha dato questo bel risultato, che racconta il consigliere comunale di Sel Emanuele Coti Zelati nel suo blog.
“Sanno a memoria il diritto divino ma scordano sempre il perdono” così cantava l’inarrivabile De André. Certamente non vale per LineaPiù (leggasi SCS servizi) che ha pensato bene di tagliare il GAS a 500 tra famiglie, anziani e bambini nel complesso di via Bramante.
Questa società (“figlia” del Comune) si comporta come la peggiore e la più cinica tra le aziende private assetate di profitto. Dimostra di non avere a cuore la comunità e di infischiarsene bellamente del diritto.
E’ stata tagliata indistintamente la fornitura di gas a chi ha pagato regolarmente e a chi non ha pagato infrangendo il diritto di ricevere un servizio regolarmente comperato (nel primo caso) e disinteressandosi del perché molte famiglie non hanno corrisposto la somma necessaria per riscaldarsi. Tra questi ultimi ci saranno certamente degli aprofittatori (che vanno perseguiti e puniti!) ma – sicuramente – ci sono parecchie persone bastonate dalla crisi: la comunità civile, attraverso gli strumenti di cui dispone (come per esempio una società partecipata quale SCS Servizi), deve intervenire a sostegno di chi vive queste gravi situazioni di disagio e non appensatire ulteriormente il carico di difficoltà.
Il comportamento di LineaPiù è vergognoso!
Sono contento dell’intervento tempestivo della Sindaca Bonaldi: auspico adesso che sappia chiedere conto a chi ha deciso per un’azione così grave come quella perpetrata in via Bramante!