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Cracked, un poliziesco un po’ “folle”

Creato il 03 febbraio 2014 da Gowoman
Cracked, un poliziesco un po’ “folle” 03 feb 2014  Cracked, un poliziesco un po’ “folle” Posted by Tiziana Bilotta
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Io non lo so perché, ragazze, ma mi piacciono i matti.
Quelli matti forte, per giunta.
Si, avete capito bene.
Sia chiaro, nella vita reale cerco di starci alla larga, ma in quella virtuale mi lascio conquistare con facilità da questi soggetti. Mea culpa.

E’ ovvio, quindi, che mi sia innamorata di un telefilm il cui personaggio chiave è uno fuori di testa, proprio: Cracked.
Il genere è quello poliziesco, e già mi piace, perché di solito i protagonisti sono dei tipi sexy (come non ce ne sono nella vita vera, diciamolo!) che difendono con coraggio e dedizione la proprio città, salvano le donzelle in pericolo e mettono in prigione i cattivi. Di telefilm così ce ne sono parecchi, lo so, quindi il più delle volte ne hai visti un paio, li hai visti tutti. Questo qui, invece, ha del potenziale, credetemi.

Aidan Black è un detective che lavora per la Emergency Task Force di Toronto e che viene trasferito all’Unità di Crimini Psichiatrici per occuparsi di indagini su casi legati a soggetti schizofrenici.
Aidan è contrariato da questa decisione presa senza essere consultato ma sa di non poter avere voce in capitolo; il trasferimento, infatti, è avvenuto come provvedimento in seguito ad un suo assurdo comportamento in un luogo pubblico: mentre si trovava in fila in una caffetteria, un tizio aveva iniziato a provocarlo pesantemente e lui, anziché reagire con violenza, aveva iniziato ad imitare un pollo, sconvolgendo le persone intorno.
Il detective Black soffre di un disturbo post traumatico da stress, ma non vuole ammetterlo: qualche anno addietro, infatti, trovandosi di fronte ad un uomo armato che minacciava un bambino con un coltello, gli aveva sparato senza riuscire a salvare il piccolo. Da allora, spesso viene colto da momenti di panico in cui non riesce a muoversi e, durante i quali, davanti agli occhi gli si para la scena della sparatoria, oppure da attimi in cui perde il controllo e reagisce in modi assurdi senza riuscire a trattenersi.
Estremamente introverso, non riesce ad esprimere con facilità le proprie emozioni, tant’è che il rapporto con la sua fidanzata naufraga, soprattutto a causa dei suoi silenzi rispetto al trauma. Nonostante ciò, è un poliziotto coscienzioso, attento, che si appassiona ai casi e che cerca di risolverli con l’aiuto della Dott. ssa Daniella Radley, psichiatra che è al suo primo incarico  nella squadra e a cui viene chiesto di tenere sotto controllo l’operato del detective Black.
Rispetto ad altre serie televisive, che affrontano spesso fatti legati a delinquenza, mafia e delitti passionali, questa è davvero interessante perché scandaglia casi e situazioni riguardanti persone mentalmente instabili, spesso anche insospettabili, alimentando la curiosità verso un mondo, che è quello della schizofrenia, assolutamente imprevedibile, senza regole, inquietante.
Come Daniella avrà modo di constatare, Aidan non è “spezzato” o “rotto”, è semplicemente “incrinato”, crepato, cracked appunto. E’ un tipo davvero, davvero sopra le righe, ovviamente a causa dell’orribile esperienza che l’ha segnato. Ma questa sua crepa nell’anima lo rende ancora più sensibile e affascinante agli occhi del gentil sesso. Sarà che noi donne, poi di fondo, amiamo l’idea di poter guarire con la forza del nostro amore chi ci sta accanto, oppure sarà che ci piace quando è tutto un po’ complicato.
L’attore che interpreta il nostro tormentato detective è David Sutcliffe, che molte ricorderanno nei panni del padre di Rory Gilmore, Christopher, in “Una mamma per amica”. Lo so che, all’epoca, facevate tutte il tifo per Luke e Lorelai (chi è che non lo faceva!) ma, fossi in voi, oggi, gli darei una chance con la divisa da poliziotto.
Seguitelo su Giallo, canale 38 del digitale terrestre, tutte le domeniche alle 21.00


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