Magazine Cultura

Crea un marchio che profumi di bellezza

Da Marcofre

savona basilica

Per te il blog può essere un passatempo, un divertimento, e di certo lo deve essere, non lo puoi affrontare come se si trattasse di una croce. Ci sta tutto, ci mancherebbe altro: il blog è gratis e tu puoi farci quello che desideri. Nessuno può insegnarti o dirti che cosa devi fare. Detto questo, mi permetto solo di ricordarti questo: le persone non hanno tempo da perdere.

Il tempo è la vera moneta del Web

Il tuo blog deve fornire contenuti e argomenti talmente buoni da indurre gli altri a dedicarti il loro tempo.
Tu non sei il solo a gestire blog: ma questo già lo sai, vero? Ogni giorno sono pubblicati migliaia di post. Non emergerai con la grafica più sfavillante, col post più alla moda. Puoi anche immaginare che gli altri abbiano del tempo da perdere; però le persone sul Web sono a caccia.
A caccia di qualcosa.
Esperienze, informazioni.
Bellezza.
O sei in grado di rispondere a questi bisogni, o hai un problema. Creare attenzione è il primo passo, però. È per questa ragione che devi anche usare un buon italiano, e conoscere certi meccanismi che permetteranno agli altri di conoscere la tua esistenza.

Se urlo mi si nota?

Ma certo, che domande. Se mi metto a urlare in una piazza attiro eccome l’attenzione. Anche del 118, soprattutto del 118.
Tuttavia l’attenzione che dovresti catturare, a mio parere, come editore di te stesso, dovrebbe essere di altro tipo.
L’attenzione non la conquisti urlando: ma riflettendo. L’ho già scritto: non devi sedurre Google ma le persone. E le persone possono essere sedotte quando l’argomento viene trattato senza paroloni o presunzione. Soprattutto è indispensabile un po’ di tecnica.
Con “tecnica” mi riferisco a quell’insieme di mezzi che aiutano i tuoi contenuti a essere leggibili e chiari. Titoli efficaci quindi. Guarda cosa combinano i bravi giornalisti. Guarda il sommario dei telegiornali.
Se quindi io ti dicessi che il tuo fine come autore di te stesso debba essere “solo” celebrare la bellezza. Ah, già lo so! Tu mi dirai:

E che diavolo è la bellezza? Lo sai che non ci sono 2 persone al mondo che siano d’accordo su una definizione comune a proposito di bellezza?

Lo so, ma non è questo il problema, secondo il mio punto di vista. In fondo, senza buttarla tanto in filosofia, potresti chiedermi come faccio a parlare di bellezza, e poi scrivere la Trilogia delle Erbacce.

Che fai? Tiri l’acqua al tuo mulino?

Secondo te, perché c’è questo blog? Perché lo aggiorno? Per portare l’acqua al tuo mulino?
In tanti dicono che il marchio di un autore di se stesso debba essere seducente (ci siamo), avvincente, trasmettere passione. Creare attenzione, insomma. Ma mi pare che siano in pochi coloro che si diano come obiettivo quello di celebrare la bellezza. Troppo altisonante. In effetti pure io mi sento un po’ ridicolo. Ma lascia che ti dica questo.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog