

Oggi, penultimo giorno dell'anno, voglio salutare tutti con l'augurio che il 2014 possa essere un anno di ripresa, un anno che accolga con entusiasmo le nuove idee, e che premi chi con passione ed energia porta avanti quello in cui crede. E per farlo come sempre vi lascio una ricetta, talmente semplice che potrebbe sembrare banale, ma quando gli ingredienti sono d'eccellenza, le ricette non sono mai banali. Conoscere bene le materie prime e saperle scegliere sono i primi passi per un risultato finale di qualità, la consapevolezza è volersi bene e voler bene anche alle persone per cui cuciniamo. La scelta della ricetta di oggi non è casuale, per diversi motivi. Il primo è che è una proposta molto versatile che potrete utilizzare declinata in molti modi: per esempio come semplice crema per impreziosire le vostre tartine di capodanno, o come condimento per gli gnocchi di zucca, (la ricetta qui ),per la pasta fatta in casa, o perchè no? come salsa per il vostro panino. In ognuno di questi casi avrete dato un tocco magico al vostro piatto, perchè l'ingrediente di cui andremo a parlare è un prodotto d'eccellenza dell'agroalimentare italiano: il Radicchio Rosso di Treviso IGP, il fiore dell'inverno.Il secondo motivo della scelta della ricetta di oggi è voler far conoscere, a chi non avesse ancora avuto il piacere, questo prodotto di altissima qualità.Forse non tutti sanno che il Radicchio Rosso di Treviso IGP arriva sulle nostre tavole dopo varie fasi e vari passaggi. Ma quando è in campo, qualcuno l'ha mai visto? E perchè è bianco e rosso e non verde? E perchè costa di più delle altre cicorie? E perchè la sua coltivazione è possibile solo in 24 comuni del Veneto? Tante domande a cui dare risposta. Certamente non riesco a fornirvele tutte con questo post, ma posso suggerirvi dove poter approfondire le vostre conoscenze.Ho avuto il piacere e l'onore di essere stata invitata ad un evento promosso da ORTOROMIe dal Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP e di essere stata guidata attraverso le varie fasi di lavorazione del prodotto proprio dal presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan, che a sua volta è produttore del radicchio rosso di Treviso e di Castelfranco IGP, quindi chi meglio di lui poteva accompagnarci in questo tour conoscitivo? Tra l'altro la sua azienda, NONNO ANDREA è certificata per la biodiversità, quindi i prodotti sono naturali, e ottenuti con processi di produzione sostenibili e io a queste cose ormai ci faccio molta attenzione, perchè l'ambiente non è qualcosa al di fuori di noi. Comunque, siccome ripercorrere tutte le tappe sarebbe troppo lungo, vi lascio una serie di link per gli approfondimenti che troverete in fondo alla pagina. Guardateli, scoprirete davvero tantissime cose su un prodotto unico che vale la pena saper riconoscere e comperare consapevolmente, perchè quando un prodotto è IGP , è bene sapere che deve rispondere ad una serie di caratteristiche che ne garantiscono le proprietà organolettiche. E se quello che comperiamo non ha il marchio IGP, è giusto sapere che non siamo di fronte allo stesso prodotto. Ecco, tutto qua, volevo solo fornire qualche strumento al consumatore finale perchè possa scegliere bene e consapevolmente.Ora vi lascio alla ricetta, sembra lunga, ma è davvero semplicissima e buonissima, provatela, domani è capodanno, e il rosso si sa, porta bene :-)






