crema di pomodoro che profuma di Grecia e un po’ di primavera

Da Sallychef

Nutrivo la speranza che la primavera avesse spalancato le porte per scaldare prepotentemente le prossime giornate di marzo, speranza mal riposta visto l’abbassamento improvviso delle temperature!
Questo mi fa riflettere su quante volte ho sentito dire “non me lo aspettavo”, se poi è preceduto “da te non me lo aspettavo” mi sento comunque mortificata anche dalle sue accezioni; l’affermazione dichiara esplicitamente: non ti reputo capace di quanto hai fatto, o detto, o pensato, perchè io ti conosco così profondamente da sapere, quali siano i tuoi limiti.

Avere delle aspettative per alcuni è come proiettarsi un film su quello che sarà il tuo agire da quel momento in poi, convinti che accadrà esattamente ciò che avevano previsto. Ci si deve preoccupare di deluderle e di superarle al tempo stesso, insomma, come si dice “come fai sbagli”.
Mi diverte come la mente umana si prenda la libertà di ipotecare la vita degli altri, se penso a quanto poco mi conosco, non riesco ad immaginare chi abbia colto così tante sfumature del mio carattere per riuscire ad inquadrarmi e averne una visione completa e precisa, o forse possiede la sfera del veggente e vorrebbe intimorirmi con le sue divinazioni?
La speranza, di una primavera imminente, io l’ho riposta nel cassetto in attesa di nuovi e rassicuranti segnali di facile interpretazione.
In Grecia, le capre e le pecore si spostano e brucano liberamente sui pascoli nei diversi territori, alimentandosi con differenti varietà di arbusti ed erbe aromatiche, di cui la Grecia è ricca. Gli aromi si trasferiscono nel formaggio ottenuto da questo latte, così che il feta acquisisce il particolare sapore dei territori in cui è prodotto. Le radici della produzione di questo formaggio sono incerte, si crede che sia stato prodotto casualmente circa ottomila anni fa.

crema di pomodoro con olive taggiasche e feta

Il formaggio feta, composto di latte caprino e ovino, è stagionato per un breve periodo in contenitori di legno o di stagno. Il processo di maturazione ha due fasi: la prima dura quindici giorni in condizioni di umidità e temperature controllate. La seconda fase avviene in ambienti refrigerati, tenuti a una temperatura costante e dura trenta giorni.
L’uso di conservanti non è permesso nella produzione del formaggio feta.

occorrente per due commensali:
10 pomodorini
1 scalogno
1 cucchiaino di zucchero
1/2 litro di brodo vegetale
1 pizzico abbondante di origano fresco
10 olive taggiasche denocciolate
formaggio feta
pepe al mulinello
1 cucchiaio di aceto di vino rosso
olio extravergine d’oliva
fiocchi di sale affumicato Falksalt

• elimina buccia e semi dai pomodori dopo averli scottati in acqua bollente
• in padella con un filo d’olio fai appassire lo scalogno tagliato grossolanamente, poi unisci i pomodori spezzettati e cuoci a fimma medio bassa per cinque minuti
• aggiungi lo zucchero e mescola bene poi versa il brodo vegetale e lascia cuocere a fiamma bassa per trenta minuti (fino a riduzione del brodo)
• ottenuta la crema, togli la padella dal fuoco e versa l’aceto, frulla il composto, regola di sale e pepe, versa nei piatti e condisci con: olive, feta, qualche piccola foglia di origano, un filo d’olio e fiocchi di sale affumicato.

La crema di pomodoro è molto usata nei paesi del mediterraneo, può essere conssumata anche fredda nella stagione estiva

sembra così lontano aprile


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