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Crema, troppe tasse per Antonio Agazzi che propone più risparmi

Creato il 23 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

In Commissione Bilancio sono stati distribuiti due fogli, documentazione un po’ spoglia e scarsina. Uno titola “sintesi ipotesi di pareggio bilancio di previsione 2013” e l’altro “punti di studio e di verifica”. Ha preso la parola l’assessore Saltini che ha descritto cifre e significato del primo foglio. E’ partita da questo concetto: lasciando invariati servizi ed entrate dell’anno precedente ci sarà un disavanzo di 4.600.000 Euro dovuti a: minori entrate per tagli ministeriali per Euro 2.245.000; minori entrate una tantum derivanti da recupero da accertamenti Ici per Euro 2.000.000; maggiori spese per leasing per il sottopasso Euro 355.000. A fronte di questo “buco” di 4.600.000 Euro, l’Assessore ha detto che – revisionate tutte le voci di spesa che portano risparmi minimi e non permettono certo il recupero integrale dei 4.600.000 Euro – non rimane altro che aumentare le tasse. La prima manovra è l’innalzamento dell’aliquota addizionale comunale Irpef dallo 0.5% allo 0.8%, ovvero il massimo concesso dalla legge. Per curiosità sono andato a vedere sul sito del Comune di Milano e ho visto che lo 0.8% viene applicato sullo scaglione di reddito superiore a 75.000 Euro. Questa manovra dovrebbe garantire un gettito di Euro 1.500.000. Euro 1.100.000 verrebbero recuperati da una revisione e correzione di dati catastali relativi all’Imu ed in piccola parte ancora all’Ici. Euro 500.000 da entrate per alienazioni. Euro 618.000 da crediti verso le partecipate. Euro 1.184.000,00 da altri interventi correttivi quali minori spese e maggiori entrate. La somma di questi interventi ammonta ad Euro 4.902.000 che dovrebbero garantire un avanzo di Euro 302.000 da destinare per Euro 75.000 a politiche sociali, quali servizi al cittadino, Euro 25.000 alla cultura ed Euro 202.000 all’ufficio tecnico. Ovviamente queste cifre si aggiungono a quanto già destinato. In pratica l’Assessore ha detto che non vi sarebbero spazi per risparmiare, se non briciole con la revisione di qualche contratto che darebbe benefici in esercizi futuri, che non vi sarebbero tagli da effettuare, che non vi sarebbero tariffe da aumentare, che non rimarrebbe altro che aumentare le tasse. Un po’ come il Governo Monti: mancano i soldi, aumentiamo le tasse! Lo saprebbe fare anche un bambino! La scelta di non aumentare l’IMU ma l’addizionale comunale salva da un ulteriore aggravio i proprietari di immobili ma finisce per inasprire la tassazione anche di lavoratori e pensionati, penalizzando ovviamente i redditi più bassi che si ritroveranno un minor reddito disponibile, politica molto poco da centro-sinistra! Le altre voci di entrata appaiono un po’ deboli: confidare in un gettito da revisione dati Imu e Ici per 1.100.000 appare forse troppo ottimistico ed è stato contestato da Beretta: tuttavia, amo credere che i tecnici del Comune, indicando tale cifra, sappiano cio’ che dicono. Le entrate da alienazione per Euro 500.000 sono una speranza ma con le difficoltà di mercato che ci sono potrebbero essere inferiori. I crediti da partecipate per Euro 618.000 se li hanno messi per iscritto dovrebbero essere attendibili, vedremo. Altri interventi correttivi del bilancio per Euro 1.184.000 di minori spese e maggiori entrate…vedremo in dettaglio cosa saranno. L’Assessore ha poi evidenziato alcune criticità, ovvero un ufficio tecnico in sofferenza, non perfettamente in grado di soddisfare una corretta manutenzione ordinaria della città e l’impossibilità di fare nuovi investimenti se non intervengono alienazioni. Ha pertanto messo le mani avanti, precisando che, in caso di necessità, ovvero di non tenuta delle voci sopraelencate, si potranno effettuare manovre aggiuntive come l’aumento dell’Imu sulle seconde case e sugli immobili di banche ed assicurazioni dallo 0.90% allo 0.98% e il ripristino della tassa sui passi carrai, ormai tolta da diversi anni. L’aumento dell’IMU porterebbe risorse per 450.000 Euro e la tassa sui passi carrai per 400.000 Euro. In pratica il concetto è: se i soldi non bastano aumentiamo le tasse che già ci sono o ne mettiamo altre di nuove. Il Consigliere Tino Arpini si è contraddistinto per proposte costruttive. In particolare, ha chiesto all’Assessore perché abbia voluto proseguire sulla strada dell’aumento delle tasse generalizzato anziché intervenire con un aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Avuta praticamente risposta che questo era l’indirizzo preso, ovvero non ritoccare le tariffe che non avrebbero comunque forte impatto sui conti, Arpini ha commentato che così facendo si finisce comunque col trasferire ancora di più sulla collettività intera servizi beneficiati dai soli interessati e magari anche da chi non è cittadino di Crema. Un’altra proposta di Tino Arpini e’ stata quella di prevedere, come pare abbiano proposto in altri Comuni, un ritorno sotto forma di lavoro prestato a beneficio della città da parte di chi riceve dal Comune dei contributi o sussidi…in modo da evitare eventuali abusi. La proposta è stata subito bocciata dal Dott., per motivi di carattere tecnico…. Ciò che è uscito da questa Commissione è che l’indirizzo politico è quello di un aumento delle tasse anche a discapito delle fasce più deboli, per sopperire ad ammanchi derivanti anche da nuovi tagli statali e per rispettare il patto di stabilita’ (indirizzo molto poco di centro-sinistra). Insomma si parte sempre dal presupposto che se mancano i soldi non si può risparmiare ma bisogna sempre di più spremere i cittadini. Vien da chiedersi, inoltre, di fronte a questa situazione di casse vuote a motivo della quale non si riesce a fare niente per dare supporto alle famiglie e alle imprese ma si chiedono ulteriori soldi ai cittadini, come sia stato possibile spendere anche un solo Euro per finanziare l’affissione dei famosi manifesti sull’inclusione; come sia stato possibile buttare soldi che ora i cittadini sono chiamati a ripianare. Questo era ed è stato uno spreco, mi chiedo se veramente l’Assessore abbia ben controllato che non vi fossero in bilancio altri sprechi; dubito, visto che arriva a dirci che l’ufficio tecnico non ha risorse sufficienti. Par di capire che la situazione bilancio è abbastanza critica: tuttavia, la priorità dovrebbe essere come evitare di sottrarre reddito alle famiglie e invece spesso si sentono priorità di tutt’altro tipo. Attendiamo di vedere il consuntivo 2012 e di verificare se continueranno sulla linea dell’aumento delle tasse: la situazione politica nazionale non aiuta, a causa dell’incertezza attuale, ma anche delle politiche del governo Monti e del peso che hanno avuto sugli enti locali; un governo Monti che, tuttavia, il PD ha voluto osannato e sostenuto fino in fondo. Antonio Agazzi Capo Gruppo di Servire il Cittadino.

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