“Ottima notizia, ora però il Comune s’impegni nella messa in sicurezza delle piste ciclabili esistenti e a rendere la città più vivibile e sicura come allargare e rendere effettiva la zona 30, diminuire la velocità nell’area del urbana, chiudere la Ztl nelle ore diurne e liberare le auto dal centro storico”
Il commento è di Alessia Manfredini, consigliere comunale ma anche candidata alla Camera per il Partito democratico, che anche a Cremona sostiene le ottime ragioni di sceglie la bicicletta per muoversi. La notizia battuta oggi dall’Ansa ci fa sapere che proprio i cremonesi sono i lombardi più appassionati alle due ruote. Il sindaco Perri ovviamente, pur essendo stato uno sportivo, non s’è mai accorto della propensione pedalatoria dei suoi concittadini. Usava il remo, lui.
Ecco che cosa ci riferisce, illuminandoci, la zelante agenzia di stampa.
(ANSA) – MILANO, 23 GEN – - Tra i cittadini lombardi si diffonde sempre piu’ l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto favorito: uno su dieci la preferisce a moto e auto, per i propri spostamenti in citta’. Questo dato emerge dal primo Rilevamento dei ciclisti, effettuato dalla Regione Lombardia in collaborazione con la Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta e i volontari della Federazione ciclistica italiana e dell’Avis. Dalla raccolta di dati, effettuata a settembre 2012 nei capoluoghi di provincia lombardi, si evidenzia che su un totale di 46.911 passaggi di ciclisti rilevati dalle postazioni, 9.255 sono avvenuti a Cremona, che risulta come la citta’ con il maggior numero di amanti delle due ruote. Per quanto attiene ai posti bici custoditi e non, sono stati monitorati quelli di 15 stazioni ferroviarie, con l’esito generale che l’utilizzo di essi e’ inferiore rispetto all’offerta.
”Questi dati servono a fornire indicazioni di progettualita’ di medio e lungo termine” ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita’ Andrea Gilardoni, durante la presentazione della ricerca, alla quale hanno partecipato Leonardo Salvemini, assessore all’Ambiente, e Filippo Grassia, assessore allo Sport. ”All’Expo sarebbe piu’ facile portare due milioni di bikers, invece di un milione di cinesi”, ha dichiarato Grassia.
Mentre e’ in corso la redazione del ”Piano regionale della mobilita’ ciclistica”, la Regione ha stanziato 11,3 milioni di euro per 45 progetti di infrastrutture e servizi per ciclisti e ha aderito alla petizione Fiab per riconoscere l’infortunio in itinere per chi va a lavoro in bicicletta.
Il direttore del settore Bicicletta e statistiche di Confindustria Ancma, Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, Piero Nigrelli, ha affermato durante la presentazione che negli ultimi quattro anni in Lombardia e’ stato venduto un milione di biciclette. La tendenza all’aumento dei ciclisti trova conferma a livello nazionale, nel confronto tra auto immatricolate e bici vendute nel 2011 in Italia: il secondo dato e’ di quasi 2.000 unita’ superiore al primo, 1.748.143 contro 1.750.000. ”L’Italia e’ tra i principali paesi assemblatori d’Europa, – ha chiarito Nigrelli – ma esporta quasi tutta la produzione: su 100 abitanti sono vendute solo 3 biciclette”. Il fatturato annuo dell’industria ciclistica italiana e’ di circa un miliardo di euro e il numero di occupati, diretti e indiretti, e’ di 12.000 persone. Alla presentazione della ricerca hanno partecipato anche due glorie del ciclismo italiano, Ernesto Colnago e Felice Gimondi. Quest’ultimo ha sottolineato che ”e’ necessario educare non solo gli automobilisti, ma anche ciclisti e pedoni al rispetto delle regole della strada”. (ANSA).