Viveva nel lusso sfrenato grazie alle ricchezze accumulate in dieci anni di frode fiscale e di fatture false per oltre 600 milioni di euro, un «imprenditore» che si è visto sequestrare un ingente patrimonio dalla Guardia di Finanza di Cremona.
L'organizzazione criminale era dedita, sin dal 2000, alla gestione irregolare di 800 lavoratori ed operante attraverso una filiera di cooperative di lavoro fittizie costituite al solo scopo di sottrarre al fisco le decine di milioni di euro di imposte dovute.
Il Tribunale di Cremona ha disposto il sequestro dei beni non giustificati dai redditi dichiarati, applicando le misure di prevenzione previste per i delinquenti abituali e socialmente pericolosi. Sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cremona beni per 25 milioni di euro, tra cui ville, terreni, 3 bar del centro di Lodi, una scuderia, uno yacht di 28 metri ed una collezione di auto d'epoca e supersportive.
E nel frattempo un ottavo arresto si aggiunge all'inchiesta della Guardia di Finanza di Pavia 'Prima Lux', che l'8 febbraio scorso ha permesso di scoprire un'evasione all'erario di quasi 150 milioni di euro. I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno infatti tratto in arresto l'ottavo appartenente al gruppo, elemento di spicco dell'organizzazione criminale dedita all'evasione fiscale e alla produzione di false fatture. Sono state anche sottoposte a sequestro preventivo le quote del nuovo consorzio, creato dalla predetta organizzazione criminale per continuare l'evasione delle imposte.
L'operazione ha consentito di accertare la produzione e ricezione di fatture false oltre alla registrazione di costi fittizi per oltre 30 milioni di euro e Iva evasa per oltre 10 milioni di euro. E le verifiche fiscali stanno portando all'effettivo riscontro degli di reddito non dichiarati e non sottoposti a tassazione per circa 120 milioni di euro.
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