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Cremona non vuole saperne di un’aria più pulita

Creato il 11 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Cremona l’aria pulita non la vuole. Ormai la specie “uomo politico economico” si è evoluta a tal punto che non sente neanche la necessità, l’urgenza, l’impegno morale di cambiare le cose. L’aria è irrespirabile, è noto da anni e anni. Sulle prime anche l’Asl un po’ si stupiva che Cremona fosse inquinata poco meno di Milano. Il Comune cercava di intervenire in qualche modo senza disturbare troppo e anche il governo prendeva qualche iniziativa: domeniche a piedi e altri palliativi. Poi l’inutile ztl con un numero abnorme di permessi (15mila circa, forse più) e infine la serie di dati impressionanti che però non smuovono il Comune. La Regione è impegnata in ben altre faccende, con il direttore generale della Sanità Lucchina (da oggi indagati) che su la Repubblica negava che si potesse dimostrare che lo smog aveva ucciso qualcuno. Di Taranto e delle analisi del sangue dell’Asl di Brescia, effettuate nelle zone dove si trovano le acciaierie, nessuno aveva ancora parlato.

A Cremona l’inceritore continua, difeso come una bandiera (nera), il traffico aumenta, la cementificazione progredirà ancora a marce forzate. Cremona vuole lo smog e non ama gli alberi, che dieci anni fa erano circa 5mila. Quanti ne resteranno, di frondosi, non di alberelli neonati, si vedrà. Dopo l’intervento di Alessia Manfredini e Maura Ruggeri (Pd), che chiedono conto all’amministrazione Perri del ritardo della Tares e della raccolta differenziata, ora Maria Grazia Bonfante (Vescovato) insiste sul pericolo che corriamo grazie alla camera a gas in cui viviamo.

Questa è Milano ma non siamo molto diversi

Questa è Milano ma non siamo molto diversi

Come tutti sanno, nel periodo ottobre-marzo di ogni anno la concentrazione e la persistenza degli inquinamenti dell’aria, e in particolare delle polveri sottili (PM10 e PM2,5), raggiungono il loro massimo. Le centraline di Cremona nel 2012 hanno fatto registrare livelli davvero inaccettabili: a fronte dei dati del 2010 (concentrazione di 50 µgr/m3 di PM10 superata per 58 giorni e già oltre i 35 di legge previsti), e di quelli più preoccupanti del 2011 (109 gg. oltre i 50 µgr/m3 con una media giornaliera annua di 40,3 μg/m3, poco più dei 40 di legge), nel 2012 i giorni di superamento sono stati ben 132 con una media, decisamente fuorilegge, di 47 μg/m3, con punte di 200 µg/m3 (il limite di “allarme” è di 75 µg/m3!!!). Ben più grave la situazione delle più pericolose PM2,5.
Al link che segue potete consultare la documentazione ivi incluse le osservazioni depositata presso Regione Lombardia in occasione della definizione del PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria).

http://www.worldwewant.org/wp-content/uploads/2013/01/Raccolta1-documenti-prodotti-su-PM101.pdf

http://www.worldwewant.org/wp-content/uploads/2013/01/Raccolta1-documenti-prodotti-su-PM101.pdf

http://www.worldwewant.org


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