Crêpes Suzette

Da Patiba @patiba1

Crêpe Suzette au Citron with visible flame by Antilived

Auguste Escoffier, Il Grande Libro della Cucina Francese

Le Crêpes Suzette si preparano utilizzando il composto A¹ profumato al Curaçao o al Grand Marnier e succo di arancia o mandarino.
Una volta pronte, si spalmano con un amalgama ottenuto lavorando 100 gr. di zucchero, 3 cucchiai di Curaçao o Grand Marnier e del succo di arancia o mandarino. Quest’ultima operazione deve essere eseguita a tavola, davanti al cliente.
Il maître d’hôtel, poi, munito di un fornelletto su cui sarà appoggiato il vassoio con le crêpes, provvederà a cospargerle di zucchero, innaffiarle di Curaçao o Grand Marnier e servirle in appositi piatti riscaldati. Le crêpes vanno sempre cotte secondo il medesimo procedimento, sono i profumi e le guarnizioni a cambiare, a seconda del gusto.

Preparazione
Stemperare 250 gr. di farina con 3 uova e ½ litro di latte o di acqua tiepida (se si voglia ottenere un composto un po’ meno denso), aggiungere 2 cucchiai di burro fuso, 2 cucchiai di Curaçao o Grand Marnier, una presa di sale e, facoltativo, una cucchiaiata di acqua di fiori d’arancio. Lasciar riposare il composto per un’ora, quindi passarlo al setaccio fine.

Cottura:
per ottenere delle crêpes di grandezza regolare, sarà bene fare uso di un mestolino. Riempire il mestolino con un po’ di composto e versare quest’ultimo nell’apposita padellina, riscaldata e leggermente unta di burro chiarificato. Rivoltare la crêpe, facendola saltare, in modo da ottenere una cottura uniforme dalle due parti. Le crêpes vanno servite caldissime, appena cotte.

N.B. Quando le crêpes da preparare sono molte è necessario operare con sei padelline alla volta, per evitare che quelle preparate via via si raffreddino troppo. Certo è che così facendo diventa essenziale poter lavorare con i fornelli di grandezza assolutamente identica e tutti regolati sullo stesso livello di fiamma. La ricetta qui sopra fornita è la più essenziale, ma ne esistono almeno tre varianti diversamente arricchite.

  • ¹Composto A
    500 gr. di farina setacciata, 200 gr. di zucchero semolato e una presa di sale fino. Stemperare con 12 uova e un litro e mezzo di latte versato a filo. Profumare con un cucchiaio di zucchero vanigliato o di zucchero all’arancia, o con 3 cucchiai di liquore (tipo cognac, kirsch, rhum, Curaçao, Grand Marnier) e 3 cucchiai di burro fuso.
  • Composto B
    500 gr. di farina, 150 gr. di zucchero semolato e una presa di sale fino. Stemperare con 10 uova, lavorare appena ed aggiungere: 3 dl. di panna freschissima, 3 cucchiai di cognac, 3 cucchiai di burro fuso e un litro di latte. Passare alla mussola, completare con 3 cucchiai di sciroppo d’orzata e 100 gr. di amaretti tritati finemente.
  • Composto C
    500 gr. di farina, 150 gr. di zucchero, una presa di sale fino. Stemperare con 6 uova intere, 4 tuorli e un litro e un quarto di latte. Profumare a piacere e completare con 6 albumi montati a neve.
    N.B. per evitare grumi, sarà bene passare al setaccio o alla mussola i diversi composti.

Le ipotesi, su l’origine del piatto e il suo nome, sono diverse.

Una tesi attesta che sia avvenuta nel 1895 da un errore commesso da un assistente cameriere, quattordicenne, di Henri Charpentier, Maitre a Monte Carlo al Café de Paris, mentre veniva preparanto un dessert per il Principe di Galles, il futuro re Edoardo VII, e i suoi ospiti inclusa una bella ragazza francese di nome Suzette.
Maitre Henri Charpentier raccontò:

« Capitò che per errore la Crêpe prese fuoco, pensai che fosse rovinata. Il principe e i suoi amici intanto stavano aspettando, come potevo rimediare? L’assaggiai e pensai che fosse il più delizioso insieme di sapori che avessi mai gustato. Questo incidente fu proprio quello che ci voleva per dare armonia al piatto. Il principe mangiò le Crêpes con la forchetta ed usò il cucchiaio per raccogliere lo sciroppo. Mi chiese il nome di ciò che aveva mangiato con tanto gusto. Gli risposi che doveva essere chiamato Crêpes Princesse in suo onore, ma egli protestò dicendo che, essendo presente.una signora, era da dedicare a Lei. Miss Suzette si alzò in piedi e tenendo la gonna ampia con le mani, fece un inchino e disse a Sua Maestà, “Volete cambiare Crêpes Princesse in Crêpes Suzette?” Così fu battezzata questa pietanza e il giorno seguente ricevetti in regalo dal principe, un anello di pietre preziose, un cappello panama e un bastone

Diverse fonti (come il Larousse Gastronomique) misero in dubbio il fatto, in quanto l’assistente cameriere sarebbe stato troppo giovane per servire il principe al posto del capo.

Un’altra teoria sostiene che il piatto venne così chiamato in onore dell’ attrice francese Suzanne Reichenberg (1853-1924), conosciuta come Suzette. Nel 1897, la Reichenberg apparvè alla Comédie Française nel ruolo di una cameriera che serviva crêpes. Monsieur Joseph, proprietario del Restaurant Marivaux di Parigi, fornì le crêpes e pensò di fiammeggiarle per attirare l’attenzione del pubblico e mantenerle calde. Monsieur Joseph divenne in seguito direttore del Paillard Restaurant a Parigi e poi dell’Hotel Savoy di Londra.

Un’altra teoria ancora, attesta che la ricetta fu inventata nel 1903 dallo chef francese Escoffier e fu considerata, per il primo ventennio del 1900, il non plus ultra dei dessert di lusso.

Crêpe Suzette with raspberries

“Crêpe Suzette”. Licensed under CC BY-SA 2.0 via Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cr%C3%AApe_Suzette.jpg#mediaviewer/File:Cr%C3%AApe_Suzette.jpg


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