L’astrologo? no, il metereologo.
La mania di una gran parte degli italiani ormai è diventata la previsione del tempo. Radio e televisioni con gli appositi programmi ci tempestano a tutte le ore con dati su sole, pioggia, vento, temperatura e quant’altro.
Pur non essendo ossessionata da queste cose, ritengo però utile a volte sapere che tempo farà, specie in previsione di un viaggio, così sul cellulare ho ben 4 (quattro) applicazioni che trattano tale materia e altre due le ha mio marito.
Bene, dopo il periodo trascorso a Milano, avevamo un invito da parte della nostra amica per trascorrere la settimana successiva sul lago Maggiore, però ci chiedeva di non andare in caso di brutto tempo, altrimenti avremmo dovuto rintanarci in casa e per giunta al freddo.
Arriva l’ultimo giorno di permanenza in città e consultiamo i vari servizi meteo.
Ognuno di essi prevedeva piogge, temporali, temperature sotto la media, umidità piuttosto alta… Previsioni non proprio catastrofiche, ma quasi.
Decidiamo comunque di partire, anche perché da tempo non vedevamo la nostra amica e ci tenevamo a passare un po’ di tempo con lei.
In effetti la mattina della domenica alla partenza da Milano era un po’ nuvoloso (anche se speravamo che diluviasse per guastare l’ennesima inutile domenica a piedi istituita dal Pisapia).
Costeggiamo il lago Maggiore, ricoperto da una nebbia romantica, e ci prendiamo anche un piccolo scroscio di pioggia. Poi più nulla: ogni giorno aggiornavamo le previsioni che continuavano a predire brutto tempo, e ogni giorno diventava sempre più bello, sereno, caldo, soleggiato… E questa mattina, in cui avremmo dovuto avere pioggia a dirotto, siamo partiti con un caldo bestiale e nemmeno una nuvoletta nel cielo!