E’ stato arrestato, con l'accusa di concussione sessuale, un poliziotto dell'ufficio immigrazione della questura di Bologna.
L'ipotesi è che l'agente abbia utilizzato le informazioni e il controllo nei confronti di donne straniere che avevano in atto pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno, per convincerle ad avere rapporti sessuali con lui.
Per il momento sono due i casi accertati dagli investigatori di donne, nordafricane, dalle quali l'agente, di ruolo assistente capo, avrebbe preteso prestazioni. In virtù del fatto che si occupava dei documenti di rinnovo, il poliziotto conosceva anche gli indirizzi di casa delle straniere e le avrebbe contattate e tampinate, minacciandole che se non si fossero concesse, le pratiche sarebbero rimaste ferme.
In una diversa inchiesta, nei giorni scorsi, altri quattro poliziotti della squadra Volanti della questura bolognese sono finiti in carcere, perchè accusati di aver picchiato e rapinato spacciatori clandestini durante i controlli.
Le indagini, in quell'occasione, erano state portate avanti dalla squadra Mobile della Polizia e coordinate dall'aggiunto Giovannini e dal pm Manuela Cavallo. Sulla vicenda il capo della Polizia Antonio Manganelli ha disposto un'ispezione, avviata dal funzionario del ministero Daniela Stradiotto, la scorsa settimana.
L'arresto è stato fatto su ordinanza di custodia del procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Lorenzo Gestri, accolta dal gip Pasquale Gianniti.
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