Crime News – Discarica di Malagrotta, abusiva. Sequestrata

I carabinieri del Noe stanno attuando un provvedimento di sequestro nell’area della discarica di Malagrotta denominata “Testa di cane”.

I provvedimenti riguardano entrambi i lotti (1 e 2) per violazione sia delle norme sull’edilizia sia le norme ambientali.

I due vasconi che occupano 3 ettari, avrebbero potuto contenere 1 mln di metri cubi di rifiuti.

La discarica, dove erano in atto lavori di scavo arrivati a sfiorare la falda creando un rischio inquinamento, risulterebbe quindi abusiva perché mancano le autorizzazioni.

Secondo quanto accertato dalla Procura di Roma, che circa un mese fa ha conferito la delega al Noe di Roma, diretto dal capitano Pietro Rajola Pescarini, la discarica abusiva sarebbe stata costruita in vista della chiusura di quella di Malagrotta.

Sul registro degli indagati Manlio Cerroni, proprietario della E.Giovi (società che ha svolto attività di scavo e gestito la discarica).

Marino Bisso e Cecilia Gentile, il 06 novembre 2011, chiariscono meglio le motivazioni del sequestro avvenuto oggi.

Nell’articolo a quattro mani si leggono i perché dell’« Indagine della Procura a Testa di Cane, l’area attigua a Malagrotta, dove da tempo sono in corso attività di scavo da parte della società E. Giovi, la stessa che gestisce la discarica, di proprietà di Manlio Cerroni.

Gli accertamenti sono scattati dopo un esposto del comitato dei residenti al Noe, il nucleo dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, preoccupati che quei lavori preludessero all’apertura di una nuova discarica»

Con una vecchia ordinanza del 2005, la Regione diede il via libera agli scavi, ma solo in un’ area circoscritta, pari a 9.700 metri quadrati racchiusi all’ interno di un primo lotto, allo scopo di sperimentare il ripristino ambientale delle cave di Testa di Cane utilizzando il cosiddetto Fos, la frazione organica stabilizzata prodotta dal processo di trattamento meccanico biologico, e le scorie del gassificatore…(qui l’articolo completo)