Va avanti ormai da diverse ore l’interrogatorio di Ivano Russo, indubbiamente uno dei testi chiave del delitto Scazzi. Il giovane ha da poco fatto delle dichiarazioni importanti riguardanti le pressioni subite dall’avvocato Vito Russo, ex legale di Sabrina Misseri, a sua volta imputato in questo processo per favoreggiamento personale e intralcio alla giustizia. L’avvocato, in ben tre occasioni, avrebbe avuto con Ivano degli atteggiamenti scorretti: in un primo incontro, racconta il teste, «lui mi disse che era pronto per me l'arresto e spingeva perché dicessi che Mariangela Spagnoletti si era innamorata di me. Gli dissi che non potevo riferire queste cose perché Mariangela non mi aveva mai fatto intendere questo».
A proposito di un altro incontro, al quale erano presenti anche l’avvocato Emilia Velletri (moglie di Vito Russo) e l’intermediario Alessandro Palmieri, Ivano dichiara «quando ho cominciato a rispondere lui (l’avvocato Russo, ndr) ha cancellato l'audio, ha strappato il cartaceo e mi hanno detto che non andava bene per la loro assistita».
Infine, sempre secondo il teste, nel corso di un terzo incontro «L'avvocato Russo mi disse che probabilmente Michele Misseri stava facendo anche il mio nome e mi dette il numero di un avvocato suo amico, nel caso ne avessi avuto bisogno. Gli chiesi per quale motivo Misseri avrebbe dovuto fare il mio nome, tutto questo non mi convinse e decisi di andare via».
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