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Crisi Continua

Creato il 01 novembre 2011 da Dagored
Crisi Continua
Continua l'altalena delle borse, che dopo l'euforia del fine settimana, dopo l'accordo o presunto tale trovato tra i governi europei per fronteggiare la crisi dei debiti sovrani, riprendono a crollare.
Cosa è cambiato in questi pochi giorni? Niente, ma si sa che gli speculatori in borsa possono guadagnare sia quando gli indici salgono sia quando scendono, anzi più questi movimenti sono rapidi e improvvisi e più guadagnano.
Il peggio è che riprendono a salire verso i massimi e oltre gli spread tra i titoli di stato europei, con il Btp italiano che rompe tutti i massimi e quota in questo momento 436, il che vuol dire che lo Stato deve pagare un interesse sul debito di oltre il 6,3%, avvicinandosi a quello che che viene considerato il limite per la bancarotta, nonostante la Bce abbia continuato a comprare, almeno così dicono, titoli sul mercato.
I mercati quindi non hanno  molta fiducia sulla capacità del governo italiano di porre in essere i provvedimenti contenuti nella lettera presentata all'Eurogruppo per ridurre il debito pubblico, non perché siano provvedimenti irrealizzabili, ma semplicemente sono sempre gli stessi che vengono enunciati in tutte le occasioni da anni, ma che mai sono stati poi messi in pratica.
In più c'è il nodo Greco che invece di sciogliersi si ingarbuglia sempre più: la manovra lacrime e sangue non va giù a tanti nell'Ellade e la decisione di sottoporre il provvedimento a un referendum popolare sembra in realtà essere solo il prodromo al fallimento dello Stato Greco e, di conseguenza, dell'Euro, che nella sua breve vita ha combinato più danni di qualsiasi calamità naturale che si sia abbattuta sull'Europa meridionale.
A questo punto c'è da aspettarsi che il governo aggiunga nuovi provvedimenti a quelli già decisi per rafforzare la manovra, ma francamente non saprei a cosa possa ancora attaccarsi, dal momento che ogni aumento di tasse ormai provocherebbe un effetto negativo sulla possibile ripresa economica, l'aumento ulteriore della disoccupazione, con il relativo calo dei consumi, continuando ad alimentare un circolo vizioso dal quale sarebbe impossibile uscire, oltre che far aumentare l'inflazione, già salita per effetto dell'aumento dell'Iva e dei carburanti.
L'unica via d'uscita è quella di tagliare pesantemente la spesa pubblica, soprattutto nei suoi enormi sprechi, ma questo ci portebbe ad ipotizzare uno scenario Greco, con una moltitudine di privilegiati, che fin qui hanno goduto di vantaggi enormi, ha difesa dei "diritti acquisiti", con in più il rischio di alimentare una lotta non più di classe, ma generazionale, perché i detentori dei privilegi sono per lo più appartenenti alle classi nate nel boom economico, che oggi ancora assorbono la maggior parte della ricchezza prodotta nel paese, a scapito dei più giovani, che debbono accontentarsi delle briciole.
Sono i nonni che sfruttano il lavoro (precario e mal pagato) dei propri nipoti, difendendo i propri diritti acquisiti con i denti e giustificandoli con le ideologie del bel tempo che fu, quello delle lotte nelle fabbriche che non ci sono più.
Il confronto andato in televisione tra il "rottamatore" Renzi e il già capo della Cgil e poi sindaco di Bologna e ora parlamentare europeo Cofferati è ben indicativo del conflitto che si sta preparando.
Fonti giornalistiche assicurano che la Ue, di concerto con il Fmi, ha preparato un piano di riserva per salvaguardare Italia e Spagna dal contagio Greco, ma visti i precedenti non cìe certo da stare tranquilli.

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